"Ritengo profondamente sbagliata la disposizione della Regione Abruzzo che, a decorrere dal 1° Dicembre 2014, sopprime dei presidi di guardia medica nel territorio montano della provincia dell’Aquila, tra i quali quelli strategici di Barisciano e Pizzoli".
Si legge in una nota firmata da Goffredo Juchich, segretario comunale del Partito della Rifondazione comunista. "Nella solita ottica di riduzione della spesa socio-sanitaria-assistenziale - denuncia Juchich - "si continuano ad operare scelte che privano i residenti dei comuni montani dei livelli minimi di assistenza. La chiusura delle guardie mediche, con la conseguente razionalizzazione in circoscrizioni ancora più estese che in passato, comporterà per gli operatori sanitari l’aumento esponenziale dei tempi di percorrenza per gli interventi rendendo pericolosamente inefficace la loro presenza sul territorio".
Ovviamente, a pagare il prezzo dei tagli saranno i cittadini della montagna aquilana che vivono in un territorio con già moltissime criticità. "Con questa scelta si costringe una popolazione prevalentemente anziana a spostarsi sull’ospedale dell’Aquila o, comunque a spostamenti lunghi e pericolosi specie d’inverno e nelle ore notturne. Siamo di fronte all’ennesimo episodio che dimostra che le scelte di austerità dei governi nazionali e regionali altro non sono che macelleria sociale ai danni dei più deboli. La giunta D’Alfonso e il Consiglio Regionale si impegnino a mantenere aperti i presidi di guardia medica di Barisciano e Pizzoli andando così incontro alle esigenze della popolazione".