Anno nuovo, tariffa nuova. Proprio quando, per le festività natalizie, si viaggia di più (almeno quelli che se lo possono ancora permettere), arrivano puntuali gli aumenti dei pedaggi autostradali.
La società Strada dei Parchi Spa ha infatti presentato al ministero dei Trasporti una richiesta di aumento del 9% per i pedaggi di A24 e A25, a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Un salasso superiore anche a quello dello scorso anno, quando l'aumento fu dell'8,25% , a fronte di una media nazionale del 3,9%.
Allora la società si giustificò dicendo che gli incrementi sarebbero serviti a recuperare gli investimenti fatti per realizzare i lavori infratrutturali e di ammodernamento delle due tratte.
Quest'anno l'ad Cesare Ramadori, nel motivare la richiesta avanzata al ministero, oltre a sventolare l'argomento investimenti, ha fatto riferimento anche al calo del 20% del traffico sulle due bretelle che collegano Roma al versante adriatico.
In buona sostanza, secondo l'ad, sia le attuali tariffe che gli aumenti prospettati sono del tutto legittimi. Ramadori, come riporta il quotidiano Il Centro, ha definito la proposta del ministro Lupi di contenere l'aumento tariffario all'1,5% (cioè al valore dell'inflazione) “una tragedia per la spa”.
Non la pensano così, naturalmente, le associazioni di categoria, come Federturismo e Cna, che già sono sul piede di guerra.
Secondo la Cna, il rincaro chiesto dalla Strada dei Parchi è “intollerabile, fuori da ogni logica e penalizzante per le imprese, e arriva in un momento di crisi che vede il settore movimentazione merci su strada tra i maggiormente colpiti”.
Inoltre, secondo l'associazione, fino ad ora gli investimenti promessi non ci sono stati: “Vale la pena ricordare all'ingegner Ramadori che nel gennaio 2014 Strada dei Parchi annunciava alcune innovazioni tra cui l'individuazione di n'area per il parcheggio poco dopo lo svincolo di Sulmona e l'attivazione di un canale di comunicazione per realizzare, d'intesa con l'ateneo aquilano, un servizio di allerta meteo. Di nessuna di queste promesse si è vista sin qui traccia”. Per non parlare, verrebbe da aggiungere, dei disagi e i black out che continuano a verificarsi ogni anno alla prime, vere nevicate.
Negli ultimi 12 anni, sulla Roma-L’Aquila c'è stato un aumento complessivo dei pedaggi del 173%.
La società Strada dei Parchi Spa fa capo alla Toto holding, la finanziaria che controlla tutte le società della famiglia di Carlo Toto, ex patron di Air One, compagnia aerea confluita in Alitalia per essere salvata da una fine catastrofica.
E’ appena il caso di ricordare che il gruppo Toto controlla anche la Toto Costruzioni Generali, ovvero uno dei più grandi general contractor italiani. La società di costruzioni è attiva in vari ambiti, anche in quello dell’ammodernamento della concessionaria Strada dei Parchi. Proprio così, il gruppo Toto guadagna due volte: da un lato come socio di maggioranza della società concessionaria dell'autostrada, dall'altro, tramite la società di costruzioni, come contraente dei lavori di ammodernamento dell'autostrada stessa.
Un bel groviglio di ruoli che consente al gruppo (il cui presidente, tra le altre cose, è notoriamente in stretti rapporti di amicizia con l'attuale governatore abruzzese Luciano D'Alfonso) di fare una montagna di soldi.