A pagare il prezzo più alto dell'ondata di neve e temperature polari di questi giorni sono stati, come NewsTown vi ha raccontato con dovizia di particolari, gli abitanti del progetto Case, con interi quartieri rimasti isolati a causa del tardivo intervento degli spazzaneve e caldaie fuori uso su molte piastre; un guasto che ha costretto decine di famiglie a passare le festività di fine anno al gelo e senza acqua calda.
Problemi, disfunzioni e inefficienze che hanno rimesso di nuovo in primo piano il problema della manutenzione degli oltre 4mila alloggi che il Comune ha ereditato.
Nel 2014, il Governo ha detto stop ai 3 milioni di euro di trasferimenti che in questi anni erano serviti a gestire questo enorme patrimonio immobiliare e ha passato la patata bollente all'amministrazione comunale. Che ora, tramite l'assessore al Bilancio Lelio De Santis, fa sapere, come anticipato ieri dal Messaggero, che l'unico modo per poter garantire una manutezione ordinaria adeguata è chiedere a tutti i residenti - senza distinzioni tra quanti, al 6 aprile 2009, erano proprietari o affittuari - un contributo mensile di una trentina di euro.
Una nuova tassa condominiale insomma, che dovrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane, il tempo che ci vorrà affinché la proposta, per ora solo studiata dagli uffici competenti, venga messa nero su bianco, portata in giunta e quindi sottoposta alla discussione delle commissioni competenti e del consiglio comunale.
"In questi giorni" ha detto l'assessore De Santis a NewsTown "abbiamo avuto una dimostrazione della necessità di poter disporre di risorse sufficienti a garantire la manutenzione che i cittadini esigono e per la quale, dal 2014, non possiamo più contare sui trasferimenti del ministero. Finora ho trovato le coperture raschiando dal bilancio 2,2 milioni ma, considerando che non possiamo distrarre altre somme né possiamo far gravare i costi di gestione del progetto Case su tutti i cittadini aquilani, quello a cui stiamo pensando è una contribuzione alle spese condominiali, riferite alle singole piastre. Se la nostra proposta passerà, tutti gli abitanti delle 19 new towns saranno chiamati a partecipare ai costi di manutenzione ordinaria versando un contributo che arriverà, al massimo, a 25/30 euro mensili". Non proprio spiccioli, in un quadro generale di crisi di cui non si può non tener conto e con molti residenti già inferociti per le bollette pazze.
Se a pagare saranno tutti, il contributo, lascia intendere De Santis, verrà modulato tenendo conto di alcuni fattori (ad esempio la localizzazione delle aree) e in esso saranno incluse solo le spese di manutenzione ordinaria riferite alla singoe piastre (impianti, pulizie eccetera ma non, ad esempio, il verde pubblico): "Mi sembra una proposta ragionevole" ha affermato De Santis "doverosa e di buon senso. La manutenzione del progetto Case costa 3 milioni di euro l'anno, i cittadini ci chiedono giustamente di garantirla ma non possimo farlo senza risorse. Siamo disposti a confrontarci con tutti e a tenere conto di eventuali altre soluzioni".
Oltre al nuovo contributo per le spese di manutenzione, spiega De Santis, il Comune introdurrà anche dei correttivi nei canoni di compartecipazione, che continueranno ad essere pagati solo dai non proprietari ma che inizieranno a chiamarsi affitti: "L'intendimento dell'amministrazione è di arrivare a omogeneizzare le situazioni degli affittuari, perché ci sono troppe tipologie di affitti. Bisogna livellarli e ridurli all'essenziale. Non si chiameranno più canoni di compartecipazione ma affitti a tutti gli effetti. Per determinarli terremo conto della localizzazione dei quartieri, dei metri quadri degli appartamenti, del reddito Isee delle famiglie".