L'aveva annunciato sul social network e poi l'ha confermato anche al quotidiano Il Messaggero, il Sindaco Massimo Cialente sembra convinto: nella stazione di Campo imperatore servono i cannoni spara neve. "Con pochi cannoni - afferma il Sindaco - sul Gran Sasso si scierebbe da novembre a maggio, considerando il livello dello 0 termico".
"Siamo stati per anni - continua il post del Sindaco dell'Aquila su Facebook - molto, ma molto più pigri, capaci di avere ben tre direttori generali al centro turistico, senza pensare ad un'idea, ad un investimento. Ora i soldi ci sono, ne possono arrivare altri. Decidiamo, anche con un referendum, cosa fare".
Sul quotidiano il Messaggero il Sindaco rincara la dose: "Ora i soldi ci sono - spiega Cialente -, i tempi sono maturi. Metteremo anche in sicurezza i canaloni e realizzeremo un moderno snowpark, inoltre sorgerà un campeggio alla base della funivia attraverso un project financing. Assergi, poi diventerà la Peschici d'Abruzzo, insieme agli altri borghi ai piedi del Gran Sasso come Camarda, Aragno, Filetto Pescomaggiore".
Ma quando tutto questo? Perché è vero i soldi ci sono, nove milioni già trasferiti dall'Ufficio speciale alla casse del Comune per investimenti sul Gran Sasso, ma al di là delle parole in questa stagione si registra al momento un nulla di fatto.
Come ricordava l'associazione Gran Sasso anno zero pochi giorni fa, quest'anno neanche un progetto semplice e poco dispendioso come lo "snowpark" - presente praticamente in tutte le stazioni sciistiche - è stato realizzato, mentre Cialente continua senza pudore a prometterlo a parole. Ma sia chiaro ai cittadini che in quota non salgono: a Campo imperatore non c'è.
Stessa cosa vale per il circuito dello sci da fondo o le centraline per il parapendio, opere a basso costo e a basso impatto ambientale promesse dall'Amministrazione durante il Festival della Montagna. D'altronde, come segnalano molti cittadini, continua a rimanere inspiegabilmente chiusa la strada che collega Castel del Monte a Fonte Vetica.
Ora il Sindaco aggiunge alla lunga lista di cose da fare anche i cannoni sparaneve, forse la cosa meno necessaria in una montagna in cui normalmente la neve, quella vera di alta quota, c'è da sé e costiuisce la maggiore attrattiva per i turisti. Quest'anno no, è vero. A causa del vento il manto bianco è poco e dal 2 gennaio sono aperte solo due piste a Campo Imperatore. Nella giornata di inaugurazione c'erano non più di 600 persone. Più che un flop però sembra (fino ad ora) una beffa per cui non c'è molto da fare - cannoni a parte - se non aspettare altre nevicate.
Pesa di più un Piano industriale (quello del Centro turistico) che fa acqua da tutte le parti a cominciare dallo sventolato "affitto del ramo d'azienda a Invitalia" su cui praticamente si basava e che ora si è certi non avverrà.
"Alla fine di Aprile avremo finalmente il bando per la privatizzazione della gestione complessiva: impianti e strutture recettive" afferma sempre Cialente sulla sua pagina Facebook. "Non è possibile che per sostituire un impianto, si incontrino difficoltà insormontabili. Chiamo la Regione ed il Parco alla responsabilità di mettersi, entro pochi mesi, in condizioni di dare risposte complessive. Va approvato, dopo 14 anni, il piano del Parco".
Staremo a vedere.