Prenderà il via domenica 11 gennaio la nona edizione della rassegna di teatro "Strade 2015", a cura dell'associazione Arti e Spettacolo, che da anni opera nel comprensorio aquilano.
Palcoscenico di Strade sarà il Teatro Nobelperlapace di San Demetrio né Vestini (L'Aquila), nel Medio Aterno aquilano, divenuto ormai un punto di riferimento per il territorio e per molti artisti. La rassegna, che porta la direzione artistica di Giancarlo Gentilucci, si svolgerà nei pomeriggi domenicali, con spettacoli sempre a partire dalle ore 18, con un ricco cartellone che si protrarrà fino al prossimo aprile.
L'11 gennaio il primo appuntamento: "Link – Lo spettatore incontra gli artisti e i loro racconti", con la regia di Giancarlo Gentilucci. Link è uno spettacolo sul tema dei legami, degli incontri, delle mediazioni e dei conflitti, nel quale nulla è predefinito, ma cambia in base all'incontro con gli spettatori. Lo spettacolo usa il teatro come spazio articolato, creando più centri d'attenzione e, attraverso la contemporaneità delle azioni, stimola lo spettatore a organizzare la propria visione creando libere associazioni con il proprio vissuto. La pièce ha debuttato nell'agosto scorso all'Aquila, nell'ambito della terza edizione de I Cantieri dell'Immaginario. Le due date hanno riscosso un importante successo di pubblico. Link è anche frutto del laboratorio svolto nello stesso periodo, che ha visto coinvolti giovani attori. Durante lo spettacolo ci saranno atti performativi che investiranno le arti della danza, della musica, del teatro e del video. In Link, insomma, si annulla la distanza tra artisti e spettatori, e il pubblico diventa esso stesso protagonista.
Il 18 gennaio Strade proseguirà con l'anteprima nazionale di Ero, di e con Cesar Brie, una co-produzione di Arti e Spettacolo e lo stesso grande artista, ormai di casa al Nobelperlapace. La settimana successiva, in prossimità del Giorno della Memoria, la compagnia Oyes presenterà Assenti per sempre – monologo a due voci sui desaparecidos argentini. A febbraio, invece, la rassegna proseguirà con My name is... / Corpi, di Antonello Tudisco – coreografo napoletano che sarà in residenza al Teatro Nobelperlapace per due settimane - e con Robin Hood. La storia di Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno, spettacolo ispirato al mito medievale di e con Enrico Messina e Giuseppe Ciciriello. L'8 marzo, nel giorno dedicato alla donna, sarà protagonista Madame Bovary di Luciano Colavero, spettacolo che è stato in residenza al Teatro Nobelperlapace e che è risultato vincitore dell'edizione 2014 del festival "Stazioni d'emergenza" di Galleria Toledo di Napoli. Due settimane più tardi verrà messo in scena NO – storia di un rifiuto, di e con Giacomo Vallozza, con la regia di Giancarlo Gentilucci, una co-produzione di Teatro del Paradosso e Arti e Spettacolo. Il 12 aprile sarà la volta di Dopodiché stasera mi butto, grottesco e cinico spettacolo del collettivo Generazione Disagio, vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2013. A concludere Strade, la settimana successiva, ci penserà Il pipistrello, di Alberto Gozzi, tratto dal racconto di Luigi Pirandello.
"La nona edizione di Strade è una delle tante attività che svolgiamo per essere presenti sul territorio – afferma Giancarlo Gentilucci – e per presentare quelle che secondo noi rappresentano novità sul mercato italiano, dal punto di vista della proposta drammaturgica. Cerchiamo di diffondere la cultura contemporanea del teatro e dello spettacolo dal vivo. Siamo attenti a diverse realtà italiane, compagnie con cui abbiamo nel tempo stabilito relazioni importanti".
L'associazione culturale Arti e Spettacolo, nata all'Aquila nel 1994, si occupa prevalentemente di produrre, promuovere e coordinare eventi artistici sia nel campo delle arti che in quello dello spettacolo dal vivo. Organizza attività seminariali e formative nel campo delle discipline dello spettacolo; produce e distribuisce spettacoli teatrali, sia con propri artisti che in collaborazione con altri artisti; organizza e gestisce eventi culturali con particolare attenzione al territorio e al sociale. A seguito del sisma del 2009, Arti e Spettacolo ha deciso di contribuire alla rinascita sociale e culturale del comprensorio aquilano, attraverso la presenza attiva sul territorio, soprattutto nei piccoli centri del Medio Aterno. E' nato, dunque, il Teatro Nobelperlapace di San Demetrio. Il progetto mira a creare un polo culturale di eccellenza "diffuso" in diversi comuni della Valle dell'Aterno per la produzione delle arti, destinato al confronto intergenerazionale e interdisciplinare tra le varie forme delle arti e all'acquisizione dei saperi necessari all'espressione artistica.
Arti e Spettacolo conduce da tempo nei territori interni, periferici rispetto alle offerte culturali, un percorso creativo e formativo che coinvolge gli artisti e gli abitanti del comprensorio aquilano.
La scheda di "Link"
LINK
lo spettatore incontra gli artisti e i loro racconti
intervento teatrale multimediale
di Giancarlo Gentilucci
con: Cristiana Alfonsetti, Dabadub, Micol Califano, Simona D'Angeli, Matteo Di Genova, Francesco D'Orio, Tiziana Irti, Martina Jozwiak, Antonella Lattanzi, Romina Masi-V.I.A., Elena Mastracci, Michele Pirani, Paola Retta, Giacomo Vallozza, Giulio Votta
video con: Gilda Bernabei, Luisa Chelli, Marzia Ippoliti, Wilma Moscardi, Gianni Ulizio
drammaturgia: Luciano Colavero
musiche dal vivo: Sandro Paciocco
video e luci: Daniela Vespa
foto: Paolo Porto
assistente: Rita Biamonti
grafica: Daniele Bros
ufficio stampa: Newstown srls
segretaria di produzione: Camilla Gentilucci
Gli altri spettacoli di "Strade 2015"
18 gennaio: Cesar Brie, Arti e Spettacolo
"ERO" – anteprima nazionale
di e con Cesar Brie
Ho indagato sulle vicende delle persone, dei miei contemporanei. Ciò che ci accomuna. Dietro le grandi parole ho scoperto migliaia di vicende. E quasi tutte collegate ad alcuni archetipi. Spesso familiari. Ho scelto questi: padre, madre, nonni, infanzia, assenza, fratelli, figli, amore, esilio, mestiere e rancore. Ho unito queste figure in un racconto che sembra autobiografico ma che non è la mia biografia. Ho raccontato di me per dire di voi nella convinzione che possiate riconoscervi in una vicenda altrui. Riconoscere, tornare a vedere alla luce dell’arte un brandello della propria esistenza - Cesar Brie
25 gennaio: Oyes
"ASSENTI PER SEMPRE – un monologo a due voci sui desaparecidos argentini"
in occasione del giorno della memoria
di e con Umberto Terruso, regia Andrea Lapi
Durante la dittatura argentina della fine degli anni ’70, un giovane “desaparecido” e un militare, vittima e carnefice, si raccontano al pubblico, ognuno con la propria vita, i propri sogni, le proprie convinzioni. Le testimonianze di due uomini, che raccontano di sé e della propria esperienza. In comune una tragedia, che li divide e che li mette uno di fronte all’altro. Un monologo a due voci che mette in luce dettagli nascosti, di un olocausto a volte dimenticato
8 febbraio: Interno5/Corper
"MY NAME IS... / CORPI"
regia e coreografia Antonello Tudisco con Fernando Troja
My name is ….. è un lavoro che nasce da un’idea di fragilità. Fragilità relazionata al lavoro che come artisti svolgiamo, allo spazio che attraversiamo, alle persone che incontriamo. Questo lavoro è un modo per dichiarare ciò che approviamo e non approviamo, che tipo di compromessi siamo disposti ad accettare e quelli che invece no, tutto ciò dichiarato attraverso la forza protagonista dell’ironia, in un dialogo costante tra danzatrice e pubblico. Corpi è il risultato della residenza artistica al Teatro Nobelperlapace
22 febbraio: Armamaxa Teatro/Coop Archelia
"ROBIN HOOD – La storia di Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno"
di e con Enrico Messina, Giuseppe Ciciriello
Con i “modi” di un teatro essenziale e un po’ d’altri tempi, fatto di scene povere costruite con materiali semplici, e luci senza “effetti”, i due attori parlano con il linguaggio del racconto; evocano la storia di Robin e, come cantastorie da piccolo borgo, la trasformano, la inventano e ci giocano, se la cuciono addosso e ci si ritrovano dentro “bambini” impegnati ad arrampicarsi sugli alberi proprio come Robin Hood e il suo compagno Little John
8 marzo: Strutture Primarie
"MADAME BOVARY"
di Luciano Colavero con Chiara Favero
Madame Bovary è l’amante, la romantica, la sognatrice, la madre che non vuole essere madre, la moglie che non vuole essere moglie, l’idealista, l’insaziabile, la squilibrata, l’insoddisfatta, l’entusiasta, la depressa, la donna senza speranza, la gran dama, la contadina, la donna alla moda, la puttana, la donna in fuga dalla realtà, che desidera sempre essere diversa da ciò che è, la donna che rovina se stessa, consapevolmente, ma senza potersi fermare, la donna che insegue la vita, che non si accontenta, che vuole di più, la donna che mente, anche a se stessa, la donna che vuole morire e nello stesso tempo vuole vivere a Parigi. Madame Bovary era Flaubert. Madame Bovary sono io. Madame Bovary sei tu
22 marzo: Teatro del Paradosso, Arti e Spettacolo
"NO – storia di un rifiuto"
di e con Giacomo Vallozza, regia Giancarlo Gentilucci
NO è la conclusione di un viaggio alla ricerca del padre che inizia dalla soffitta di casa per poi esplorare gli anni bui del fascismo fino al suo tracollo e infine interrogarsi sul senso profondo di appartenenza a un popolo, del sentire su di sé un’eredità scomoda con la quale è necessario fare i conti, assumersi quindi la responsabilità di essere italiani. È infine la consapevolezza che l’altra resistenza, la resistenza senz’armi di seicentomila soldati, può indicare agli italiani di oggi un modo per uscire dal buio morale e materiale in cui brancolano
12 aprile: Generazione Disagio in collaborazione con Proxima Res
"DOPODICHE' STASERA MI BUTTO"
di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Alessandro Bruni Ocana, Luca Mammoli
regista e co-autore Riccardo Pippa
E' un cinico e spassoso gioco dell’oca. Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale. Invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore, il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio. Uno spettacolo grottesco che arriva al cuore degli spettatori
19 aprile: TPE e Radiospazio Teatro con Animammersa
"IL PIPISTRELLO"
di Alberto Gozzi, dal racconto di Luigi Pirandello
con Roberto Accornero, Francesco Benedetto, Eleni Molos, Anna Montalenti, Luisa Siliotto regia Alberto Gozzi
Le ragioni che mi hanno sollecitato alla riscrittura scenica del Pipistrello sono svariate; mi limiterò a elencarne due: la prima è rappresentata dall’impianto a scatole cinesi: il narratore/drammaturgo Pirandello che scrive un racconto in cui entrano in conflitto la vita del teatro – cioè la finzione – e la vita reale (l’ingovernabile pipistrello). La seconda ragione è connessa alla ricerca che Radiospazio va perseguendo, spettacolo dopo spettacolo: mi pareva che l’asse racconto/teatro sul quale si muove Il pipistrello presentasse delle evidenti affinità con il nostro lavoro che cerca gli incroci possibili fra narrazione e rappresentazione. (Alberto Gozzi)