Nonostante l’incertezza del momento, l’attività teatrale di Arti e Spettacolo non si arrende al buio delle sale e presenta la quattordicesima edizione di Strade, la rassegna di teatro allo Spazio Nobelperlapace di San Demetrio né Vestini, da gennaio a Marzo 2022.
Sei gli spettacoli proposti al pubblico: storie di vita attuali e paradigmatiche che raccontano il nostro paese e le nostre esistenze, riflessioni ora intime, ora spietate, ora ironiche, con un occhio sempre aperto sul passato e sulla storia, maestra di vita. Un teatro di voci e individui che si offrono come specchio di ciascuno di noi restituendo esperienze di vita comune con la magia che solo il teatro sa offrire.
Tutti gli spettacoli si terranno la domenica pomeriggio alle 18,00. In sala sarà previsto, oltre al rispetto di tutte le norme per la sicurezza degli spettatori (accesso con green pass rafforzato, misurazione della temperatura e corretto utilizzo delle mascherine FFP2 che, se necessario, sono reperibili in teatro), un distanziamento maggiore di quello richiesto dalla normativa, con un limite autoimposto al 70% di capienza della sala.
“La decisione di proporre la nostra rassegna in questo periodo così complesso nasce dalla necessità di salvaguardare il rapporto culturale e umano con le persone che frequentano il nostro Teatro - spiega Giancarlo Gentilucci, direttore artistico di Arti e Spettacolo che continua - Le conseguenze dell’emergenza sanitaria sono di diversa natura. Quelle meno evidenti ma, comunque, drammatiche, riguardano l’abitudine che si sta radicando a non cercare stimoli esterni e a preferire l’isolamento. La nostra rassegna vuole essere una piccola opportunità per poterci rincontrare nella bellezza del teatro”.
Si parte domenica 15 gennaio con Giovinezza Obbligatoria, uno spettacolo di Andrea Lupo, coprodotto da Arti e Spettacolo con la compagnia torinese Tedacà e con la compagnia Teatro delle Temperie di Bologna. Un testo che nasce prima della pandemia e che, a causa della situazione sanitaria, arriva in Abruzzo dopo i successi di Bologna e Torino. Un testo alza il velo sulla vecchiaia e la racconta, non senza leggerezza e sarcasmo, in una affascinante scenografia che con le sue trasparenze e i suoi giochi di riflessi riproduce la costante esposizione di ciascuno di noi agli occhi altrui nella doppia dimensione della realtà fisica e di quella virtuale.
Il secondo appuntamento, in programma domenica 22 gennaio è Sindrome Italia. O delle Vite Sospese di Tiziana Francesca Vaccaro, secondo selezionato al Premio Ipazia per la Drammaturgia 2019. Lo spettacolo offre uno spaccato della vita di una donna strappata alla sua terra e ai suoi figli per un lavoro in un Paese straniero, in cui si prende cura di persone estranee, così come lei è ora estranea a se stessa, estirpata alla radice. Dall'Italia alla Romania, passando per Palermo e Milano, Sindrome Italia è il racconto, basato su esperienze reali, di un ritorno, delle cicatrici della migrazione, di una femminilità in lotta, è la storia di una e insieme moltissime donne, le nostre “badanti”.
Ancora la memoria e il racconto di vita tessono la drammaturgia del terzo appuntamento in programma domenica 6 febbraio: Boccascena ovvero le conseguenze dell’amor teatrale della Compagnia Tiresia Banti di César Brie e Antonio Attisani.
Un “gioco teatrale”, nato durante il primo lockdown del 2020, in cui un vecchio attore e un vecchio studioso del teatro, nei panni dell’iconica coppia del gatto e la volpe di collodiana memoria, dialogano e, giocando, costruiscono un canovaccio teatrale in cui raccontano la propria storia e l’eterno desiderio di vita.
Torna di nuovo una eco del Pinocchio di Collodi in Soffi, 20 febbraio: una favola contemporanea di Giacomo Vallozza. Un racconto di complesse dinamiche familiari in una relazione figlio–genitori, tra fallimenti e affermazioni, debolezza e riscatto di ognuna delle parti in causa. Un padre incapace di affrontare i problemi, una madre che sorvolando sui disagi del figlio finisce per radicalizzare i propri, un figlio che nel tentativo di placare il mal d’esistenza rischia di distruggersi. Il 6 marzo sarà la volta de Il Settennato – gli anni di Pertini al Quirinale di Antonio Tucci e Alessandro Blasioli. Un omaggio alla memoria di Sandro Pertini, figura centrale della vita politica e sociale dell’Italia nel periodo difficile degli “anni di Piombo”, ma soprattutto figura di grande carisma che seppe ispirare e motivare l’intero Paese entrando nel cuore di tutti gli italiani.
Chiuderanno la rassegna il 20 marzo i Trejolie con il loro Illogical Show – il peggio del meglio, uno spettacolo fresco e dinamico in cui i pezzi di repertorio più conosciuti si alternano a nuovi esilaranti sketches che consolidano e sviluppano lo stile dei tre artisti sempre più disinvolti e padroni del loro linguaggio surreale, fatto di contrapposizioni e ritmi incalzanti.
I biglietti per gli spettacoli hanno un costo di 10 euro e sono in prevendita all’Aquila presso la Libreria Polarville in Via Castello e a San Demetrio ne’ Vestini presso lo Spazio Nobelperlapace.
Info al numero +39 348 6003614 o su www.artiespettacolo.org.