"Un giornalista, come tanti, con la spina della verità puntata nel fianco". Così si definisce Paolo Santamaria, giornalista ed ex allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia, a proposito di "30000 (Marsica - 1915)", progetto video diffuso oggi, in occasione del centenario del terremoto che colpì il comprensorio marsicano il 13 gennaio 1915.
"A 100 anni dallo schianto - afferma Santamaria - dalla ferita tellurica e dal disastro, ancora ci si interroga sulla morte e sul dolore. Una perdita allucinogena e allucinante al contempo, che, oggigiorno, si fa fatica a comprendere e a contemplare in maniera distaccata. Il progetto nasce dal bisogno di commemorare, a modo mio, un così importante avvenimento che riguarda la mia terra ed i suoi abitanti".
Nel video un testimone del tragico episodio sottolinea: «Quando se ne parla, si parla solo di numeri». Il giovane regista ha inteso ridestare l'attenzione e il pensiero di quei giorni grigi. Protagonista, l'attore Nicolas Zappa, originario di Sulmona (L'Aquila) e figlio anch'egli del Centro Sperimentale di Cinematografia, che, nel video, dà voce e volto al giornalista interessato a ripercorrere le vicende dei 'padri'.
Il video è centrato sulla memoria, focalizzato sui volti di oggi, occhi ingenui di allora. Due le voci narranti, storiche nella loro essenza più genuina, una di donna e una di uomo. Due testimoni diretti che raccontano il disastro vissuto dalle loro coscienze bambine. "L'obiettivo di fondo - aggiunge il regista avezzanese - è quello di rievocare la tragedia marsicana per far sì che anche le nuove generazioni possano conoscerla in ogni aspetto, in modo da saggiare meglio le radici del loro stesso territorio e della città, nostra culla di nascita e nostra prima madre invisibile". (m. fo.)