Un intervento immediato della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, per fare piena luce sul traffico scoperto nella Marsica, nel corso di recenti indagini. E' quanto chiede la senatrice Stefania Pezzopane, che lancia un grido d'allarme su quanto sta emergendo nella zona del Fucino.
Le indagini erano partite nei giorni scorsi, quando la Finanza di Avezzano aveva fermato e sequestrato due tir carichi di 27 tonnellate di rifiuti provenienti dalla provincia di Latina e da Roma. I due trasportatori erano residenti in provincia di Caserta e sulla bolla di consegna c’era la partita Iva di un'azienda del posto. Successivamente sono stati poi scoperti e posto sotto sequestro due depositi illegali di rifiuti: uno nell’ex mercato ortofrutticolo di Avezzano ed un altro nella periferia di Luco dei Marsi, in una zona a ridosso di aree agricole e industriali. In entrambi i casi sembra che i capannoni contenessero rifiuti di provenienza industriale.
"La Terra del Fucino - commenta la senatrice - non puo' e non deve diventare la nuova terra dei fuochi. Non possiamo tollerare che una zona fertile, dove i prodotti locali pregiati, conosciuti e apprezzati in tutta Italia, diventi una discarica di rifiuti tossici e terra di conquista della malavita. Ciò che sta emergendo dalle indagini ancora in corso, ad Avezzano e a Luco, è davvero preoccupante e merita un'attenzione nazionale e un rapido intervento delle istituzioni".
"Ho già interessato - prosegue Pezzopane - alcuni membri della Commissione parlamentare e ho scritto loro una lettera per invitarli ad attivarsi subito. Bisogna conoscere se oltre ai siti già individuati, ce ne sono degli altri, da quanto tempo va avanti il trasporto e l'occultamento di sostanze tossiche che inquinano la nostra terra".
"Parallelamente alle indagini degli inquirenti - aggiunge - la Commissione parlamentare d'inchiesta si dovrà occupare anche di quest'altro focolaio venuto alla luce di recente. Ma non basta. Sto predisponendo anche un'interrogazione parlamentare. Il governo deve adottare subito provvedimenti, per bonificare i siti già scoperti ed eventuali altri e predisporre misure straordinarie per la salute dei cittadini, per evitare che accada anche qui quello che si sta verificando in altre regioni d'Italia".