In questi anni sono innumerevoli i progetti annunciati - molti dei quali ancora non posti in essere - volti alla decantata riqualificazione del centro storico dell'Aquila, in una rivistazione che sarà inevitabilmente, per buona pace del paradigma com'era-dov'era, diversa rispetto a prima del sisma, almeno in parte.
Uno dei progetti appena annunciati dall'amministrazione presieduta dal sindaco Massimo Cialente è la riqualificazione, con zona verde e belvedere turistico, della zona di Porta Leoni, nel quartiere di Santa Maria di Farfa, appena dentro le mura cittadine. A darne notizia è Antonella Calcagni su Il Messaggero.
Sarebbe stato raggiunto, dal Comune dell'Aquila, un accordo di massima con l'Ater - l'Agenzia regionale per l'edilizia residenziale, proprietaria della maggior parte degli alloggi popolari nel capoluogo abruzzese - volto alla demolizione di sessanta appartamenti nella zona di Porta Leoni. Demolizione che sarebbe necessaria all'insediamento di un belvedere sulla cinta muraria cittadina, che affaccerebbe nella magnifica zona Est dell'Aquila, con vista sul Gran Sasso d'Italia.
Al posto degli alloggi demoliti, il Comune offrirà case in centro storico di sua proprietà: "Siamo pronti anche a un esproprio - ha sottolineato Cialente al Messaggero - perché è importante riqualificare quest'area a ridosso delle mura cittadine".
Sempre secondo i piani del Sindaco, al di sotto del belvedere sono previsti anche due parcheggi pertinenziali con accesso da via Zara. Certo, l'idea del belvedere tra la chiesa di San Bernardino e le vie costellate dalle case liberty di Santa Maria di Farfa, non può essere che accattivante. L'operazione si può realizzare solo con un atto di giunta con cui si mette nero su bianco lo "scambio di case" tra Ater e Comune dell'Aquila.
Vedremo se l'amministrazione - prima del 2017, fine dell'era Cialente - riuscirà a realizzare il progetto. Per ora, rimane un'idea che, innegabilmente, non può che far viaggiare la mente a paragoni con la travagliata storia di Porta Barete. (m. fo.)