Gli immigrati in Italia generano una ricchezza di 123 miliardi di euro. E' questo il dato - apparentemente sorprendente, ma neanche troppo - emerso dalla relazione della Fondazione Leone Moressa sul prodotto interno lordo (pil) creato ogni anno dai lavoratori stranieri in Italia.
La fondazione, che si occupa di cooperazione e integrazione, ha pubblicato il volume Il valore dell'immigrazione, nel quale sottolinea quanto siano importanti le lavoratrici e i lavoratori stranieri all'economia generale del Bel Paese.
Il pil prodotto dai circa due milioni e mezzo di immigrati occupati è 8,8% del totale nazionale. Ma c'è di più: in barba a quanto si sente spesso dire - secondo la vox populi dello straniero che campa a spese degli italiani - il rapporto costi/benefici dell'immigrazione fotografa una complessiva ricchezza apportata dagli stranieri in Italia. La relazione della Leone Moressa, infatti, evidenzia come il saldo tra entrate e uscite imputabile ai cittadini stranieri è attivo di quasi quattro miliardi di euro.
Viene anche smentito, con le cifre, il luogo comune secondo il quale gli immigrati "rubano il lavoro" agli italiani: i lavoratori stranieri rappresentano "solo" il 10,8% del numero totale dei lavoratori in Italia.
La crisi economica dell'Europa, inoltre, non giova all'occupazione degli stranieri: negli anni della crisi (2007 - 2013), il tasso di disoccupazione degli immigrati è salito di nove punti, rispetto al 5,6% degli italiani.
Quasi la metà (il 46,6%) dei lavoratori e lavoratrici straniere in Italia sono impiegate nel settore dei servizi, un dato alimentato soprattutto dalla diffusione di domestici e badanti di nazionalità straniera. Circa il 20%, invece, lavora nel settore manifatturiero. A seguire i settori dove lavorano di più gli stranieri sono quello edile, della ristorazione, del commercio e, infine, dell'agricoltura.
Dei circa 123 miliardi di euro con cui gli stranieri contribuiscono al prodotto interno lordo italiano, una grossa parte la fanno - come presumibile - gli imprenditori, che apportano circa 85 miliardi.
"Il dibattito sull'immigrazione assume spesso toni ideologici - scrive la Fondazione Leone Moressa sul proprio sito web - polarizzando la questione su posizioni inconciliabili che portano l'opinione pubblica ad essere o a favore o contro l'immigrazione. Oggi, invece, da un punto di vista strettamente economico, non si può sottovalutare l’apporto che il fenomeno migratorio genera in termini di ricchezza e sviluppo.
Insomma, la realtà è molto più articolata e complessa del manicheismo spesso asserito da dirigenti politici e talk show in tv.