Continua il muro contro muro tra la Snam e il fronte costituito da enti locali e associazioni ambientaliste sul metanodotto Sulmona-Foligno.
La conferenza dei servizi tenutasi ieri a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico non ha fatto registrare nessun passo in avanti.
Se da una parte Regioni, Province, Comuni e Comunità montane continuano a contestare la localizzazione proposta dalla Snam (che prevede il passaggio del metanodotto lungo la dorsale appeninica con la costruzione di una centrale di compressione a Sulmona), l'azienda ha ribadito di non voler cedere di un millimetro e di non essere disposta a considerare ipotesi di tracciati alternativi.
"Abbiamo consegnato al tavolo di questa mattina la decisione (formalizzata venerdì scorso con una delibera di giunta, ndr) con cui abbiamo dato parere negativo al progetto sulla base delle criticità da esso presentate dal punto di vista della normativa antisismica e soprattutto delle disposizioni che regolano gli usi civici" ha detto a NewsTown l'assessore regionale all'Ambiente Mario Mazzocca, presente al tavolo del Mise insieme al vice presidente della giunta Giovanni Lolli e ad alcuni sindaci e rappresentanti dei Comuni (per L'Aquila c'era il consigliere comunale Tonino De Paolis. Assente invece la Provincia).
"Inoltre" ha aggiunto Mazzocca "abbiamo evidenziato un fronte comune tra quattro regioni - Abruzzo, Molise, Marche e Umbria - portando all'attenzione della Snam due soluzioni alternative: una che prevede un tracciato pedecollinare e un'altra che invece propone il passaggio del metanodotto in mare. A tale riguardo la Snam ha mostrato la più netta chiusura ad ogni ipotesi di tracciato alternativo a quello Sulmona Foligno".
"Abbiamo deciso - ha affermato Mazzocca - di andare a Roma con una strategia comune, incentrata sostanzialmente sul fatto di non esprimere alcun assenso all'intesa sul progetto fino a quando non saranno sciolti i nodi relativi alla centrale di compressione di Sulmona e di trasferire contestualmente la discussione sul tavolo della Conferenza Stato Regioni. Inoltre" ha concluso l'assessore "i 18 Comuni interessati dal passaggio dell'opera stanno firmando un documento condiviso, che abbiamo inviato lo scorso 14 febbraio, nel quale viene dato un parere contrario al progetto".