Mibact Abruzzo, le caselle stanno lentamente andando al loro posto.
Dopo l'impasse seguita all'addio di Fabrizio Magani, il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha trovato, nei giorni scorsi, il nuovo segretario generale regionale (si tratta della vecchia carica di direttore regionale): Antonio Gagliardo.
Laureato in giurisprudenza, Gagliardo ha iniziato la sua carriera da dirigente pubblico nel comune di Itri (Latina), per poi essere nominato direttore generale di tre comuni nella provincia di Como. Dal 2003 è dirigente del ministero per i Beni culturali, con incarico all'Istituto centrale per il restauro di Roma, all'interno del quale si è occupato prevalentemente di gestione del personale e semplificazione amministrativa.
A qualche giorno dall'annuncio, e nel valzer nazionale dei dirigenti conseguente alla così detta riforma Franceschini, si apprende ora che la oramai ex Soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, Maria Giulia Picchione, sarà trasferita in Abruzzo per assumere l'incarico di Soprintendente alle Belle arti e al paesaggio, ufficio che riunirà - a seguito della riorganizzazione - la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici.
Picchione è finita più volte sui giornali, negli ultimi tre anni alla guida della soprintendenza friulana, per la fermezza nella tutela dei beni culturalia innanzi ai cantieri edili e per alcuni lavori di restauro per un importo di circa un milione di euro che, tra il 2012 e il 2014, sarebbero stati affidati senza gara ad un’impresa di Roma, la Lespa srl, con il criterio della somma urgenza. Lavori che - di recente - sono stati censurati dall’Autorità nazionale Anticorruzione.
"La legge che disciplina l’affidamento in somma urgenza e consente di saltare le normali procedure di gara se i beni tutelati stiano per collassare o ci sia rischio per l’incolumità pubblica - si legge nella comunicazione inviata nel gennaio scorso alla Sopritendenza e alla Direzione regionale dei Beni culturali del Friuli Venezia Giulia - non ha visto una 'corretta applicazione'". I presupposti per agire in quel modo, insomma, non c’erano.
La Soprintendente, in passato, è stata anche indagata per truffa: nel mirino della procura sono finite le tante trasferte da Trieste a Udine e decine di fine settimana rimborsati a Roma.
Insomma, la nomina della Picchione potrebbe scatenare più di una polemica.
Ora, non resta che riempire le ultime due caselle disponibili: con Gagliardo alla segreteria regionale e Picchione alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, si attendono le nomine alla Soprintendenza unica per L'Aquila e il cratere,e il nome giusto potrebbe essere quello di Alessandra Vittorini, e al Polo museale d'Abruzzo, con Lucia Arbace favorita.