Lunedì, 16 Marzo 2015 21:09

Ricostruzione Cratere, l'Usrc: concessi contributi per 857 milioni di euro

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L’USRC, l'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, dotato di 50 dipendenti, ha un ruolo di gestione e coordinamento degli 8 UTR (uffici territoriali) e del processo di ricostruzione, nella componente pubblica e privata, nonché di monitoraggio finanziario e attuativo degli interventi.
Nello specifico, le competenze dell'USRC riguardano: i Piani di Ricostruzione, la Ricostruzione Privata e Pubblica, l'Edilizia Scolastica oltre a Contabilità, Rimozione macerie ed Espropri.

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La mission degli 8 UTR, dotati di complessive 72 unità di personale, è quella di esaminare le richieste di contributo per il ripristino dell’agibilità degli immobili privati situati nei centri storici dei Comuni del Cratere.

 

I piani di ricostruzione

La ricostruzione dei centri storici dei Comuni del cratere avviene attraverso i Piani di Ricostruzione. Compito dell'Ufficio speciale è curare l’istruttoria dei piani dei singoli Comuni delle otto aree omogenee, negli aspetti tecnici e finanziari, attestandone la congruità economica.

Con il ritorno alla gestione ordinaria, anche la procedura di approvazione del piano di Ricostruzione si è modificata: l’Intesa tra Sindaco, Presidente della Provincia e Commissario Delegato per la Ricostruzione, con cui veniva approvato il Piano sotto il profilo urbanistico ed economico-finanziario, con la chiusura dello stato di emergenza è stata sostituita dall’espressione di un Nulla osta da parte dell’Ufficio Speciale, che ne attesta la congruità economica, e dalla conclusione di un Accordo di programma con la Provincia, qualora il Piano abbia valenza urbanistica, costituendo variante allo strumento vigente.

Dei 56 Comuni del Cratere, 55 Comuni si avvalgono del Piano di Ricostruzione. Attualmente risultano:

• 41 Comuni con PdR pervenuto all’Intesa / Nulla Osta;
• 8 Comuni con PdR adottato;
• 6 Comuni con PdR predisposto e non ancora adottato.

L’Ufficio Speciale ha espresso il Nulla Osta al Piano di Ricostruzione dei centri storici di Villa Sant’Angelo, Goriano Sicoli, Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Sant’Eusanio Forconese, Fossa, Acciano, Navelli, Castelvecchio Subequo, Castelvecchio Calvisio, Campotosto, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Castel di Ieri, Capitignano, Collarmele, Ocre, Penna Sant’Andrea, Fagnano Alto, Bugnara, Arsita, Poggio Picenze, Caporciano, Capestrano, Carapelle Calvisio, Scoppito, Fontecchio, San Pio delle Camere e San Demetrio Ne’ Vestini.

Per i comuni di Barete e Barisciano è stato siglato il Nulla Osta riferito agli ambiti non inclusi nelle Intese già sottoscritte con il Commissario delegato per la ricostruzione ed il Presidente della Provincia.

L’espressione del Nulla Osta sui Piani, congiuntamente alla conclusione dell’Accordo di programma per il profilo urbanistico, permette ai Comuni di impegnare le risorse per la ricostruzione dei centri storici e consente il più celere compimento del processo di ricostruzione.

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Ricostruzione pubblica 

Il ritorno all'ordinario prevede che provengano dal territorio le scelte, gli indirizzi politici e la programmazione delle risorse destinate alla ricostruzione pubblica. Infatti, il tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee, composto dai rappresentanti dei comuni capofila delle otto aree in cui è suddiviso il cratere, di comune accordo e valutate priorità e necessità provenienti dal territorio, assumono le scelte circa la destinazione delle somme disponibili; l'USRC recepisce le volontà del Tavolo di Coordinamento, effettua il trasferimento delle somme e cura il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale degli interventi.

L'attività svolta nel corso del 2013 dal Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee ha condotto alla complessiva definizione della programmazione triennale della Ricostruzione Pubblica (2013 - 2015) finanziata dalla delibera CIPE 135/2012; il documento riepilogativo, disponibile qui, contiene gli interventi di competenza dei comuni del cratere, per un importo complessivo di 126.5 milioni di euro (di cui 79 disponibili per cassa e trasferiti ai Comuni in base alle necessità), corrispondenti all’attuazione nel triennio di 150 progetti (Case Comunali, Infrastrutture, Reti, Edilizia Residenziale Pubblica, Centri di Aggregazione, Edilizia Cimiteriale) per 76.7 milioni di euro e all’attuazione dei Piani di Ricostruzione e degli interventi di Ricostruzione Pubblica all’interno degli ambiti definiti dai PDR (49.8 milioni di euro per il ripristino di reti, servizi, infrastrutture e viabilità all’interno dei centri storici, nonché per la messa in sicurezza del sottosuolo interessato da cavità naturali e antropiche che inficiano la ricostruzione pubblica e privata).

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Ad oggi iniziano a concretizzarsi i primi investimenti sulle infrastrutture e sugli immobili pubblici danneggiati dal sisma. Nei Comuni del cratere, sono infatti saliti a 64 i progetti finanziati in via definitiva, dei quali sette interventi sono ultimati o in fase di collaudo, dieci con lavori in corso e per i rimanenti si stanno espletando le procedure di evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori. Gli interventi in fase avanzata rappresentano complessivamente un terzo dei 162 progetti programmati con risorse impegnate per 76.7 milioni di euro rispetto ai complessivi 126.5 milioni messi a disposizione dalla Delibera CIPE 135/2012.

In definitiva risultano:

  • 71 bandi finanziati per 25 milioni di euro (7 cantieri conclusi, 23 in corso e i rimanenti in fase di affidamento lavori);
  • 41 interventi in fase di predisposizione della progettazione esecutiva per 27.7 milioni di euro;
  • 50 interventi in fase di programmazione per 28 milioni di euro. 

 

Ricostruzione privata

Il Settore Ricostruzione Privata dell’Area Tecnica e della Programmazione esplica le sue attività attraverso due principali canali di attività che potremmo sinteticamente definire come attività di Monitoraggio ed attività di Coordinamento.

In particolare, ciascuna di queste due attività si concretizza in una serie di microstrutture operative che si occupano di definire e gestire le procedure dedicate e di utilizzare i dati che gestisce per le finalità istituzionalmente definite che consistono essenzialmente nel monitoraggio dell’andamento della ricostruzione privata finalizzato alla efficiente ed efficace programmazione delle risorse finanziarie.

Il Settore Ricostruzione Privata attraverso il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale degli interventi di ricostruzione di edilizia privata, effettua un controllo costante dell’andamento della ricostruzione consentendo di definire i fabbisogni economici futuri e di programmare quindi lo stanziamento delle risorse da parte degli organi centrali.

Il monitoraggio che ad oggi viene realizzato interamente on-line con l’aggiornamento della Banca Dati dell’Emergenza (BDE), è inviato con cadenza bimestrale alla Ragioneria Generale dello Stato e pubblicato sul sito www.usrc.it.

L’attività lavorativa del Settore nell’ambito del monitoraggio ha consentito di recuperare i dati pregressi riferiti alle annualità dal 2009 al 2013 e di portare a regime l’attività di raccolta dati relativi alla concessione di contributi che, alla data dell’ultimo monitoraggio ufficiale al 31/12/2014, segnala un importo totale dei contributi concessi con finanziamento diretto di 656 milioni di euro (857 M€ includendo anche il canale di finanziamento agevolato).

I dati del monitoraggio al 31/12/2014 consentono inoltre di valutare l’andamento delle ammissioni a contributo per interventi di ricostruzione privata nei Comuni del Cratere dal 2009 al 2014. Quel che emerge in particolare è un progressivo incremento della capacità di ammissione mensile media che passa dai 11.25 M€ del 2012, ai 13.68 M€ del 2013, fino a raggiungere quota 25.65 M€ nel 2014.

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Osservando il totale dei contributi ammessi, sia sul canale diretto che con finanziamento agevolato, emerge che nel 2014 sono stati ammessi a contributo 307,82 M€ pari al 36% di tutti i contributi concessi nel Cratere dall’inizio della ricostruzione. Se si prendono in considerazione anche le istruttorie positivamente concluse nel 2013, la percentuale del totale dei contributi ammessi sale al 55%. In effetti, l’incremento dell’ammissione a contributo nel cratere è principalmente dovuto all’entrata a regime degli 8 Uffici Territoriali della Ricostruzione, che negli ultimi 6 mesi hanno istruito oltre il 90% delle pratiche ammesse, e dal successo della procedura parametrica MIC (Modello Integrato Cratere per la definizione del contributo nei centri storici).

Da gennaio 2015, il settore ricostruzione privata sta curando l’attività di assegnazione delle risorse per la ricostruzione privata ai Comuni del Cratere. Nell'intento di assicurare una più efficace allocazione, la Delibera CIPE 23/2014 ha infatti attribuito all'USRC il compito di attribuire le risorse per ricostruzione privata ai Comuni del Cratere che abbiano integralmente impegnato le risorse precedentemente attribuite a copertura delle nuove istruttorie positivamente concluse e prive di copertura. Il settore ricostruzione privata ha quindi definito una procedura di assegnazione delle risorse che prevede l'accertamento dei requisiti sia di carattere economico, per verificare dell'utilizzo delle assegnazioni pregresse, sia di carattere tecnico, per accertare l'immediata cantierabilità dell'intervento. Il vantaggio della nuova procedura è quello di assegnare le risorse ad interventi che troveranno immediata attuazione, garantendo un efficiente utilizzo di risorse pubbliche. Al 28/02/2015 l’USRC ha assegnato complessivamente 73 M€ che attiveranno nei prossimi giorni 116 interventi di ricostruzione privata.

Lo stato dell’arte al 28 febbraio 2015 rileva la seguente situazione:

639 cantieri aperti, così suddivisi:

  • 443 fuori “centro storico”;
  • 196 dentro “centro storico” (Perimetrazione PdR + “Zona A”), di cui 35 riferibili alla procedura parametrica MIC;
  • 3.781 abitazioni tornate agibili (escludendo i 9.689 interventi realizzati su abitazioni con esito di agibilità A), di cui 1.988 abitazioni principali e 1.793 seconde case. 

 

La ricostruzione delle scuole

L’USRC sta procedendo ad avviare la terza fase del Piano Scuole d’Abruzzo-il Futuro in Sicurezza: 146 interventi per oltre 136 milioni di euro finalizzati a garantire idonee condizioni di sicurezza agli edifici scolastici danneggiati dal sisma collocati in tutta la Regione Abruzzo (ad eccezione di quelli ricadenti nella città dell’Aquila).

La prima fase (2009) ha riguardato la riparazione degli edifici scolastici meno danneggiati da rendere immediatamente agibili; la seconda fase (2011-in chiusura) ha ricompreso gli Istituti superiori con alta densità scolastica nei Comuni di Avezzano e Sulmona. Gli interventi, di adeguamento, miglioramento sismico o di realizzazione di nuove scuole, dovranno raggiungere il massimo livello di sicurezza possibile in relazione alle caratteristiche dei fabbricati e alle somme disponibili, come definito nel Disciplinare di attuazione del Piano e nelle Linee guida per la redazione degli elaborati tecnici ed economici relativi agli interventi indicati nell’allegato al D.C.D. n. 89/2011, due documenti predisposti dall’USRC per fornire chiare indicazioni ai soggetti attuatori (Province e Comuni).

Dopo i primi mesi di attività (maggio-ottobre 2013) dedicati alla definizione dei criteri e delle procedure da porre in essere per eseguire gli interventi, ad oggi le Amministrazioni stanno procedendo alla trasmissione dei progetti con ritmo crescente. Con un significativo impulso a partire dal maggio 2014, infatti, sono stati approvati interventi per oltre 39 milioni di euro, immediatamente cantierabili e sono state trasferiti agli enti attuatori oltre 13 milioni di euro.

Fra gli interventi approvati vi sono 5 cantieri già conclusi, 8 cantieri in corso e 25 in fase di espletamento delle procedure di gara.

Gli interventi riguardano edifici che hanno manifestato un’elevata vulnerabilità sismica e consentiranno di raggiungere un idoneo livello di sicurezza; per quasi la metà di essi è prevista la sostituzione dei vecchi fabbricati con nuovi edifici scolastici, adeguati su tutti i profili agli standard richiesti dalle vigenti normative.

In basso si riporta lo stato di attuazione della terza fase del Piano:

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L’Ufficio ha individuato una somma pari a 2 milioni di euro per la copertura economica delle spese necessarie alla sistemazione provvisoria degli studenti (mediante affitto di strutture alternative, adeguamento di locali di proprietà dell’amministrazione, affitto di moduli prefabbricati…), necessaria a garantire la continuità didattica durante l’esecuzione degli interventi e definito i criteri di ripartizione delle somme disponibili alle singoli amministrazioni richiedenti, in funzione del numero degli alunni e dell’entità dei lavori da effettuare.

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Sul sito web dell’USRC, nell’area funzionale “Scuole d’Abruzzo”, sono disponibili informazioni aggiornate sugli interventi approvati, la descrizione degli edifici e degli interventi progettati, le foto, i tempi previsti per l’esecuzione dei lavori, i fondi trasferiti alle Amministrazioni e quelli liquidati da quest’ultime ai beneficiari.

E’ stato inoltre creato un profilo twitter @scuoleabruzzo per fornire informazioni immediatamente aggiornate sugli interventi del Piano.

Ultima modifica il Mercoledì, 18 Marzo 2015 02:39

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