I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa (Caserta) con i colleghi del Comando Compagnia dell'Aquila, durante la notte hanno localizzato e arrestato a Tornimparte (L'Aquila) un 28enne originario di Teverola (Caserta), T.S., destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di un'associazione per delinquere di stampo camorristico imperante in Campania.
Il 28enne lavorava alle dipendenze di una ditta edile casertana impegnata nella ricostruzione post-sisma. Il giovane, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale dell'Aquila, a disposizione dell'autorità giudiziaria campana che ha emesso il provvedimento.
Il gruppo criminale, articolazione appartenente alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi, tra i cui affiliati figura il giovane, è attivo nel traffico di sostanze stupefacenti, nonché nella gestione e nel controllo del racket attraverso agguati di stampo camorristico con uso di armi da fuoco.
Il ruolo contestato dalla Procura distrettuale napoletana al 28enne è quello di essere il custode e armiere del gruppo di fuoco: in altre parole, era incaricato del deposito di armi utilizzate per gli atti intimidatori nei confronti di imprenditori e commercianti.
Non solo. Stando alle indagini, il casertano arrestato a Tornimparte era incaricato delle attività di stoccaggio, custodia e distribuzione delle sostanze stupefacenti.
Per questo, al giovane è contestata l'aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare il sodalizio dei Casalesi attraverso le proprie illecite attività, creando una provvista per il pagamento degli stipendi agli affiliati e dunque assicurando la sopravvivenza all'associazione medesima.
Le indagini dei carabinieri, avviate nel 2010 a seguito di un attentato intimidatorio all'abitazione dell'allora sindaco di Teverola, hanno fatto anche luce sull'omicidio di un affiliato al clan da ricondursi a motivi di equilibrio interni al clan stesso.