Un tunisino di 45 anni si è ucciso davanti alla ex colonia Stella Maris di Montesilvano dandosi fuoco.
La scena è avvenuta sotto gli occhi di quattro persone e una di queste, Valerio Simeone, si è subito attivato utilizzando un estintore che aveva in macchina ma non è stato sufficiente a salvarlo, nonostante la tempestività dell'intervento.
Stando proprio al racconto di Simeone, che passava di lì e ha notato altre tre persone in prossimità della ex colonia, il tunisino era seduto a terra sul prato, a mo' di pic-nic, a pochissima distanza dal fabbricato a forma di aeroplano.
"Ha inveito per un po' poi si è alzato, si è dato una sistemata, e si è buttato addosso una bottiglia contenente liquido trasparente e dopo pochi secondi si è dato fuoco. C'è stata una fiammata, con del fumo nero", e in pochi secondi Simeone gli ha "scaricato il contenuto dell'estintore addosso, spegnendo le fiamme piu' grandi, ma non c'è stato niente da fare".
Sono intervenuti i carabinieri, che si stanno occupando dei rilievi. Sul posto anche il personale del 118
Si ignorano, al momento, i motivi del gesto. L'uomo, che i carabinieri hanno identificato, aveva 54 anni, ma non è ancora chiaro dove abitasse e con chi e non è stato appurato perché abbia deciso di farla finita.
Commentando l'episodio il presidente della Provincia Antonio Di Marco, ha espresso "il cordoglio dell'amministrazione e dell'intera comunità della provincia di Pescara. Non conosco le cause che lo hanno spinto ad un gesto così estremo ma sembra che fra esse ci sia un profondo disagio sociale, come riferito dalla polizia provinciale. Un problema aperto e drammatico, quello dello stato degli immigrati nel nostro paese, che pone interrogativi alle istituzioni. Il nostro obiettivo resta quello di ridurre l'isolamento sociale e abbattere le barriere che impediscono un'integrazione a 360 gradi".
La Stella Maris è di proprietà della Provincia ma è da anni abbandonata ed è diventata un rifugio di senzatetto.