Giovedì, 14 Maggio 2015 15:28

Accademia di Belle Arti: proposta una nuova sede a Montesilvano, le reazioni

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"La direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Roma ha lavorato per mesi a un progetto di apertura di corsi omologhi ai nostri; lo ha fatto senza coinvolgerci, né informarci, come la correttezza istituzionale suggerisce". 

E' quanto afferma, in una nota, il direttore dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, Marco Brandizzi.

La vicenda contestata da Brandizzi è quella relativa alla notizia di un'ipotetica apertura di una succursale della Accademia di Belle Arti di Roma nel complesso Stella Maris, a Montesilvano (Pescara), ventilata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso.

L'immobile - un'ex colonia marina - si trova attualmente in uno stato di degrado. Lo scorso 6 maggio D'Alfonso, nel corso di una riunione, aveva manifestato l'intenzione della Regione a reperire, per la riqualificazione del complesso, un altro milione di euro in aggiunta a quello già stanziato. 

Il 9 maggio, però, D'Alfonso ha proposto di riconvertire l'edificio in una sede distaccata dell'Accademia delle Belle Arti di Roma. Una dichiarazione di intenti suggellata da un "Manifesto per la Colonia Marina Stella Maris" firmato a Montesilvano dal sindaco della città adriatica, Francesco Maragno, e dalla direttrice dell'Accademia delle Belle Arti di Roma, Tiziana D'Acchille.

Non appena si era diffusa la notizia, l'Accademia dell'Aquila aveva reagito con "sorpresa": "Non siamo stati informati, né tantomeno coinvolti" aveva detto a caldo il presidente Marotta "Abbiamo appreso i particolari dalla stampa locale".

Ieri lo stesso Marotta, in una lettera aperta al D'Alfonso e al vice presidente, Giovanni Lolli, ha tenuto a discostarsi dal taglio polemico che alcuni organi di informazione hanno voluto dare alla vicenda, dichiarando piena disponibilità a collaborare con la sede romana.

Con un'altra lettera, il direttore dell'accademia aquilana, Marco Brandizzi, ha voluto però sottolineare come il progetto presentato manchi di contiguità territoriale e non tenga conto della complementarietà delle istituzioni. "Forse - scrive in una nota Brandizzi - si dovrebbe procedere programmando a monte le motivazioni per aprire o meno una sede distaccata: farsi trasportare dalle 'occasioni' che casualmente possono capitare ingenera solo polemiche come quella attuale".


La lettera aperta del presidente dell'Accademia di Belle Arti di L’Aquila, Roberto Marotta

"Le cronache di questi giorni hanno dato risalto alle opportunità di utilizzo del ristrutturando complesso “Stella Maris” di Montesilvano, attraverso ini-ziative condotte e coordinate con l’Accademia di Belle Arti di Roma.

La proposta di valorizzazione di un così prestigioso immobile, attraverso temi quali l’arte e la cultura, è quanto mai opportuna ed interessante; tanto più che il territorio su cui tale proposta ricade ha espresso nel tempo una spiccata vocazione e attenzione per l’arte contemporanea, attraverso molteplici iniziative internazionali e la presenza di prestigiose collezioni, gallerie e fondazioni.

A tal fine l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, senza alcun intento di contrapposizione con l’Accademia di Belle Arti di Roma, con la quale mantiene rapporti di scambi proficui, è pronta a collaborare, con apporto professionale, alle iniziative che verranno, di comune intento, concordate.

Preme quindi sottolineare che il taglio polemico che alcuni organi di informazione hanno voluto dare alla vicenda da cui scaturisce anche questa lettera aperta, non è nello spirito e nella volontà dell’accademia aquilana che, da quarantacinque anni, offre una struttura ed un’organizzazione di qualificazione professionale ai giovani della nostra e delle regioni limitrofe.

Unica in Abruzzo per l’alta formazione artistica, l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila è considerata una delle più prestigiose tra le venti omologhe in Italia: si è sempre distinta per l’altissimo livello dei suoi docenti, artisti e teorici, fra cui ricordo Fabio Mauri, Carmelo Bene, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Gino Marotta e Achille Bonito Oliva. Tale prestigio si è rinnovato e rafforzato in questi ultimi anni e l’Accademia aquilana costituisce attual-mente un asset importante per l’intera Regione Abruzzo ed un polo di for-mazione all’avanguardia, collegato con più di quaranta Università internazionali e attivo nell’organizzazione di mostre, workshop e convegni.

Una storia lunga e prestigiosa che pone la nostra Accademia come partner naturale di iniziative culturali che coinvolgono i nostri ambiti operativi in collaborazione con la Regione Abruzzo, le Fondazioni Bancarie e l’Accademia di Belle Arti di Roma".

La nota completa del direttore Marco Brandizzi

"Mi associo alla lettera aperta del Presidente dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, Roberto Marotta, che giustamente mette in evidenza quanto sia importante il restauro della “Stella Maris. E quanto l'A.B.A. Dell'Aquila sia disposta a collaborare sia con l'A.B.A. (Accademia delle Belle Arti) di Roma sia con tutte le altre istituzioni dell'alta formazione artistica.

Purtroppo, la spiacevole situazione che si è venuta a creare nella circostanza è completamente diversa. La direttrice dell'A.B.A. di Roma ha lavorato per mesi a un progetto di apertura di corsi omologhi ai nostri; lo ha fatto senza coinvolgerci, ne informarci, come la correttezza istituzionale suggerisce. Nella conferenza stampa organizzata per presentare il progetto si parla (comunicato stampa) di apertura di corsi di Arti Visive e Fashion design.

Dopo le prime polemiche, si parla solo di fashion design e, senza consultarci, inserisce la nostra istituzione nel progetto, e indica anche il corso da inserire: restauro delle opere contemporanee. Sorvolando sia sulla professionalità che sulla deontologia di tale atteggiamento, si mette in evidenza come le regolamentazioni delle nostre istituzioni parlano di facoltà di costituire sulla base della contiguità territoriale, nonché della complementarietà e integrazione dell'offerta formativa, politecnici delle arti. Dove è la contiguità territoriale e la complementarietà delle istituzioni nel progetto presentato?

Forse in un analogo progetto presentato solo pochi mesi fa dall' A.B.A. di Roma per una, sede distaccata a Viterbo. Forse si dovrebbe procedere programmando a monte le motivazioni per aprire o meno una sede distaccata: farsi trasportare dalle “occasioni” che casualmente possono capitare ingenera solo polemiche come quella attuale”.

L'A.B.A. dell'Aquila a un suo programma pluriennale che prevede un rapporto sempre più stretto con il territorio abruzzese. Un programma pluriennale fatto di mostre, apertura di nuovi laboratori, una nuova e efficiente biblioteca cartacea e digitale.

Per questo chiediamo alle autorità amministrative della Regione, delle province dell'Aquila e di Pescara, del comune dell'Aquila, di Pescara, di Montesilvano, alla fondazione Michetti, con la quale collaboriamo da anni, a tutte le entità culturali della regione di cogliere l'occasione per fare “sistema” con la nostra istituzione. Di razionalizzare le proposte culturali e formative che proponiamo mettendola, al di fuori di polemiche e campanilismi, sempre di più al servizio di tutta la regione".

 

Ultima modifica il Giovedì, 14 Maggio 2015 16:44

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