Giovedì, 30 Aprile 2015 14:56

L'Aquila: consiglio comunale approva nuovo piano di protezione civile

di 

Il consiglio comunale ha approvato, all'unanimità, il nuovo piano di protezione civile.

Un passaggio atteso da sei anni, al quale si è giunti in modo a dir poco tormentato e non senza polemiche, soprattutto per il ritardo con cui si è mosso il Comune, malgrado le sollecitazioni poste in più di un'occasione sia dall'ex capo del dipartimento nazionale di Protezione civile, Franco Gabrielli, sia da parte di consiglieri comunali come Vincenzo Vittorini (Appello per L'Aquila che vogliamo), che su questo punto hanno combattuto una vera (e anche aspra) battaglia politica.

Il piano di protezione civile è un documento che contiene l’insieme delle procedure operative di intervento che occorre conoscere per fronteggiare una qualsiasi calamità

"Oggi è una bella giornata" ha commentato ai microfoni dei cronisti l'ex comandante dei vigili urbani Eugenio Vendrame, responsabile dell'ufficio comunale di Protezione civile. "Abbiamo lavorato più di un anno per raggiungere questo obiettivo".

Com'è strutturato il piano?

"Il piano" ha spiegato Vendrame "ha una struttura classica, suddiviso in 8 scneari: si va dal rischio sismico a quello idrogeologico, dagli incendi alle valanghe all'emergenza neve. A questi aggiunge poi uno scenario che riguarda specificamente il centro storico".

Il documento - che, afferma Vendrame, nei prossimi mesi sarà adeguatamente divulgato attraverso una campagna informativa pensata per rendere consapevole la popolazione - vuole essere "un vademecum grazie al quale tutti, dagli impiegati comunali ai cittadini, sappiano subito cosa fare, come comportarsi e come essere immediatamente operativi. Naturalmente è un piano che dovrà essere aggiornato e testato con esercitazioni simili a quella che abbiamo fatto la scorsa settimana".

Cosa prevede, in concreto, il nuovo piano?

Anzitutto è stata invidiuata una nuova sede per il centro operativo comunale (Coc) - che sarà ospitato in alcuni locali del consiglio comunale a Villa Gioia - e ridisegnata la mappa delle aree di raccolta e accoglienza della popolazione.

Rispetto alla lista attuale, alcune zone sono state eliminate o sostituite, ragion per cui, nei prossimi mesi, saranno aggiornate anche la segnaletica e la cartellonistica stradale. Solo per il centro storico - inteso come la parte di città compresa dentro le mura urbiche - sono state individuate 8 aree; tra queste ci sono piazza Duomo, piazza S. Bernardino e S. Maria di Farfa.

Saranno alcune associazioni di volontariato - scelte in base a un bando che scadrà nei prossimi giorni - a occuparsi della gestione e della manutenzione delle aree di attesa, molte delle quali dovranno essere attrezzate con opere di urbanizzazione e allacci per le varie utenze (luce, acqua ecc.).

Naturalmente, per il centro, in sede di redazione del piano, si è tenuto conto della situazione attuale. La fotografia scattata dai tecnici e dai funzionari del Comune parla di circa 3mila operai cheogni giorno lavorano nei 220 cantieri aperti, ai quali bisogna aggiungere i circa 200 residenti rientrati nelle proprie abitazioni e le 1500 persone che, per vari motivi, si recano in qualche ufficio, locale o attività commerciale. E' chiaro che, con il passare del tempo, il piano dovrà essere rivisto e adeguato al naturale evolversi della realtà urbana e al progredire della ricostruzione.

Un aspetto che invece dovrà essere chiarito sono i costi: sia quelli iniziali - legati alla realizzazione di alcune opere infrastrutturali (per esempio l'urbanizzazione delle aree di attesa), all'acquisto di attrezzature e altro materiale tecnico - sia quelli che annualmente il Comune dovrà sostenere (e per i quali dovrà quindi stanziare delle apposite poste in bilancio) per coprire alcune spese vive (ad esempio l'affitto delle frequenze radio) necessarie a rendere il piano pronto a funzionare in caso di necessità. Vendrame non si è sbilanciato ma ha lasciato intendere che non basteranno pochi spiccioli. 

   

 

Ultima modifica il Giovedì, 30 Aprile 2015 23:30

Articoli correlati (da tag)

Chiudi