La questione sta assumendo i contorni della farsa. Potrebbe sembrare irrilevante, non lo è affatto. Racconta di una gestione poco trasparente e di una preoccupante confusione. Se di confusione si tratta. Ricorderete che in occasione del Consiglio comunale del 13 giugno scorso, riunito per discutere della proposta deliberativa di Giunta relativa al nuovo modello gestionale degli alloggi del progetto C.a.s.e. e dei villaggi M.a.p poi approvata lo scorso venerdi, l’assessore Pelini aveva dichiarato che le unità abitative libere erano 32.
Era la prima volta che l’informazione veniva resa nota. Peccato che, qualche ora dopo, la dirigente del settore Assistenza alla Popolazione, dottoressa Patrizia Del Principe, rendeva noto che, “a seguito di una puntuale verifica e all’esito delle assegnazioni ai nuclei familiari ospitati nella Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza, risultavano libere 9 unità abitative del Progetto Case e 7 dei Map”. Una decina di giorni dopo, altra comunicazione della dirigente: alla data del 24 giugno, gli alloggi disponibili erano 10.
Il balletto di cifre sembrava, finalmente, concluso. Questa mattina, invece, in Commissione garanzia e controllo, è stato accertato che tra progetto C.A.S.E. e villaggi M.A.P sarebbero liberi ben 178 alloggi.
Non è finita qui: il capogruppo di Futuro e Libertà, Enrico Verini, ha denunciato che ci sarebbero 41 nuclei familiari con le abitazioni ricostruite che occupano ancora gli alloggi destinati agli sfollati. Dove avrà pescato questi dati? Sono stati forniti dagli uffici del Comune dell’Aquila.
Come è possibile che l’amministrazione non conosca il numero esatto di alloggi disponibili? Come è possibile che permetta ad alcuni cittadini che hanno ottenuto i contributi post-sisma e hanno concluso i lavori di ricostruzione della loro abitazione di vivere ancora nei progetti C.A.S.E. o nei villaggi M.A.P?
E' necessario che l'assessore Pelini chiarisca al più presto di fronte alle istituzioni comunali e alla città. Anche per questo motivo, il presidente della Commissione Garanzia e Controllo Raffaele Daniele ha convocato stamane una conferenza stampa per illustrare i dati raccolti ieri in commissione e per chiedere, appunto, maggiore chiarezza.
Il consigliere, confermando quanto emerso ieri in Commissione, ha ribadito che i dati discussi sono quelli della Banca Dati dell'Emergenza (redatti comunque dal Comune) e che quindi - auspica - potrebbe trattarsi solo di elenchi non ancora aggiornati dal Sed. Secondo le cifre snocciolate dal consigliere dell'Udc, ci sarebbero diversi casi di persone defunte che risulterebbero ancora beneficiarie del Contributo di Autonoma Sistemazione (emblematico il caso di una persona che risulterebbe essere beneficiaria del Cas a partire dal giorno successivo alla sua morte). Oltre a questi, nel raffronto tra i numeri della Banca Dati dell'Emergenza e quelli delle utenze di gas ed energia elettrica, risulterebbero 41 casi di nuclei familiari tornati nelle proprie abitazioni e ancora ufficialmente sfollati nei progetti C.a.s.e. e nei villaggi M.a.p. Oltre ai 178 alloggi ad oggi liberi.
"Il consiglio comunale e la città hanno bisogno di capire le responsabilità di queste incongruenze" ha dichiarato il consigliere a margine della conferenza stampa "in commissione sia maggioranza che opposizione hanno votato favorevolmente alla proposta di un consiglio comunale straordinario in merito. Evidentemente anche la maggioranza vuole fare una verifica".
Aspettando ulteriori sviluppi, sarà interessante sapere cosa dirà lunedì 1 luglio Fabio Pelini, chiamato in audizione dalla stessa Commissione di Garanzia e Controllo.