Indagati, entrambi per abuso d'ufficio, l'assessore regionale all'Ambiente, in quota Sel, Mario Mazzocca, e il consigliere regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Pescara sulla società di riscossione crediti Soget.
A scriverlo è la redazione dell'Ansa Abruzzo. Nel registro degli indagati erano già finiti anche Gaetano Monaco, legale rappresentante della Soget e Domenico Ludovico, funzionario responsabile della stessa società. I pm della Procura di Pescara, Gennaro Varone, Annarita Mantini e Mirvana Di Serio, stanno cercando di fare luce sul meccanismo che avrebbe permesso ad alcuni politici abruzzesi di ottenere illeciti favori da parte della Soget. Mazzocca, secondo l'accusa, avrebbe indebitamente beneficiato della mancata riscossione di un debito di 22.300 euro nei confronti della società acquedottistica Aca, mentre Sospiri sarebbe stato esonerato dal pagamento di 10.931 euro, relativo a sanzioni per violazioni del codice della strada e tributi comunali.
Gaetano Monaco e Domenico Ludovico, rispettivamente direttore generale e responsabile settore esecutivo della Soget, indagati in concorso per abuso d'ufficio e falso, sono accusati di abuso d'ufficio per avere indebitamente provocato dei vantaggi patrimoniali al consigliere regionale Lorenzo Sospiri e all'assessore regionale Mario Mazzocca.
I beneficiari sono indagati per abuso d'ufficio e il solo Mazzocca anche per corruzione.
Dalla richiesta di adozione della misura cautelare di sospensione dall'ufficio, presentata dai pm Gennaro Varone, Annarita Mantini e Mirvana Di Serio, emerge in particolare che, con ingiunzioni del 21 novembre 2013 e del 29 maggio 2014, "la Soget procedeva a due pignoramenti dei compensi dovuti dalla Regione Abruzzo al consigliere Lorenzo Sospiri, per l'esazione di un primo credito pari a 2.473 euro e ad un secondo credito pari ad euro 10.931, per sanzioni al Codice della strada e tributi comunali". Successivamente, "in violazione delle norme di legge che obbligavano la Soget al servizio di riscossione e d'accordo con Sospiri che sollecitava tali provvedimenti illeciti, il solo Monaco disponeva la revoca del primo pignoramento in data 2 dicembre 2013, mentre lo stesso Monaco, d'accordo con Ludovico, disponeva la revoca del secondo pignoramento".
Secondo l'accusa Monaco e Ludovico, per giustificare tali provvedimenti, "assentivano immotivate rateizzazioni del debito di Sospiri, in violazione dei presupposti di legge (per evidente insussistenza delle condizioni di difficoltà del debitore) e persino in mancanza di istanza proveniente dall'interessato, con l'unico scopo di consentire a Sospiri di non pagare alcunché".
L'altro episodio al centro dell'inchiesta riguarda il debito dell'assessore Mazzocca nei confronti dell'Aca, la società acquedottistica per conto della quale la Soget è concessionaria del servizio di riscossione delle tariffe del servizio idrico integrato. Secondo l'accusa Monaco, in un'e-mail del 10 gennaio 2014, avrebbe "segnalato la necessità di attivare procedure esecutive nei confronti di Mazzocca ed altri soggetti". Il funzionario Patrizia Marinelli, quattro mesi dopo, ha chiesto "l'iscrizione di ipoteca legale per un debito di Mazzocca pari ad euro 22.300, per debiti extratributari insoluti". In seguito, però, con provvedimento del 15 luglio 2014, Monaco e Ludovico avrebbero disposto, "il primo ufficiosamente e il secondo formalmente, per mere ragioni di favoritismo, la cancellazione dell'ipoteca, con la falsa motivazione di definizione del debito". Monaco e Ludovico, inoltre, avrebbero disposto, "ancora indebitamente, la sospensione della prosecuzione delle procedure esecutive finalizzate alla riscossione del credito, abusando del proprio ufficio e consentendo a Mazzocca di restare inadempiente". Il reato di corruzione si prefigurerebbe in quanto Mazzocca, al tempo sindaco di Caramanico Terme (Pescara), in cambio dei vantaggi economici, avrebbe "indotto alla deliberazione di giunta con la quale, il 14 marzo 2014, il Comune di Caramanico Terme ha prodotto, ex post e d'ufficio, la proroga di un anno del servizio di riscossione tributi a favore della Soget".
Mazzocca: "Insussistenti gli addebiti che sembrano essere mossi alla mia condotta"
"Apprendo, non senza un certo stupore, la notizia di un presunto mio diretto coinvolgimento nelle indagini sulla vicenda 'Soget'. Dopo le notizie comparse sulla stampa locale nello scorso mese di aprile, insieme al mio legale, abbiamo avuto modo di approfondire la sostanza dei rilievi riportati negli articoli allora pubblicati, nell’ambito della normale attività investigativa di natura difensiva che la legge attribuisce ad ogni cittadino. Sulla scorta di tali approfondimenti, riteniamo insussistenti gli addebiti che sembrano essere mossi alla mia condotta e, perciò, nutriamo la massima fiducia negli organi inquirenti affinché possa essere fatta al più presto piena luce sulla vicenda".
Si legge in una nota firmata dall'assessore Mario Mazzocca. "Nel particolare, ribadisco di non avere mai ottenuto alcun 'illecito favore' da parte di chicchessia; sto regolarmente pagando il mio debito di oltre ventimila euro nei confronti della società acquedottistica Aca, un debito che si ritiene ingiustamente contratto in quanto dovuto ad una rottura della linea di adduzione all’unico rubinetto di un garage inutilizzato da circa 20 anni, perdita scoperta solo dopo anni di mancata lettura del relativo contatore da parte di Aca medesima. Né tantomeno, con il mio agire, ho mai corrisposto 'favori' di sorta alla menzionata società di riscossione".
Nel ribadire la piena fiducia nell’operato dalla magistratura, Mazzocca non nasconde "la grande amarezza per l’intera vicenda e per il conseguente risalto mediatico massimamente dovuto al ruolo istituzionale da me attualmente ricoperto. Manifesto, tuttavia, anche una grande serenità derivante dalla consapevolezza di aver sempre operato per il bene pubblico e collettivo, come per altro attestato dai circa 500 messaggi di solidarietà ricevuti nell’aprile scorso da parte di chi mi conosce personalmente da tempo e da chi invece ha avuto la possibilità di vedermi all’opera solo da alcuni mesi".
Sospiri: "Da tempo ho saldato l'intero importo"
"Di nuovo oggi vedo che il mio nome continua a essere accostato all'inchiesta nella quale apprendo a mezzo stampa di essere indagato. Un accostamento che mi lascia perplesso visto che personalmente ho pagato per intero la somma richiesta, come ho potuto e posso dimostrare esibendo i relativi documenti, tra l'altro più volte pubblicati".
Così il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri. "Inizialmente - prosegue il consigliere regionale - avevo chiesto di rateizzare, pagando le rate a scomputo dell'intera somma: ora, se non vi fosse una rateizzazione, che è una prerogativa di legge, perché avrei pagato delle rate? E parliamo di una rateizzazione richiesta a fronte di una somma sicuramente di importo non indifferente, una rateizzazione, ancora, chiesta come avrebbe fatto qualunque cittadino di fronte a tale onere, un normale cittadino che vive del proprio lavoro. In ogni caso ormai da molto tempo ho saldato l'intero importo, con annessi more e interessi, perché il mio debito non era 'inesigibile', ma tutt'altro: doveva essere riscosso e lo è stato".
"Senza entrare nel merito delle indagini - ha aggiunto Sospiri - continuo a pormi una domanda che sinora non è riuscita a trovare risposta: quali sono i nomi degli altri 843 politici che avrebbero ricevuto cartelle Soget non pagate e non riscosse, generando il debito nelle casse del Comune di Pescara? Inevitabile che mi interroghi sul perché di tale circostanza e che torni a chiedere con forza quei nomi".
M5S chiede le dimissioni dell'assessore Mazzocca
I consiglieri regionali del M5S chiedono le dimissioni dell'assessore regionale all'Ambiente, Mario Mazzocca. "Le gravi accuse che pesano sull'assessore Mazzocca - sostengono i consiglieri pentastellati - non possono essere ignorate dalla giunta regionale che deve essere responsabile per la sua maggioranza. Pertanto invitiamo il presidente Luciano D'Alfonso a chiedere le immediate dimissioni dell'assessore Mazzocca, poichè quest'ultimo è parte integrante del governo che amministra questa Regione, anche grazie ad una scelta del presidente della giunta". "Il caso - proseguono - venuto alla luce grazie all'interessamento del M5S Pescara, investe anche il consigliere di opposizione Lorenzo Sospiri. Non possiamo essere indulgenti quando si parla di legalità e giustizia, anche il consigliere Sospiri ha il dovere di fare immediatamente chiarezza sulla sua posizione che lo vede indagato per concorso in abuso d'ufficio. Non esistono cittadini di serie A o serie B, chi vuole amministrare questa Regione ha il dovere di dare l'esempio".