I militari del Nucleo di Polizia Tributaria dell'Aquila hanno eseguito il sequestro della somma di circa un milione di euro a un'impresa aquilana del settore service audio e luci con l'accusa di indebita fruizione di agevolazioni fiscali previste dalla normativa post sisma.
Per questo, con l'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, è indagato l'amministratore della società, il quale secondo l'accusa avrebbe usufruito in modo illegale delle agevolazioni sul pagamento dei tributi per le aziende colpite dal terremoto del 2009 e della successiva sospensione al 40% delle medesime, da versare in 120 rate.
L'indagine (portata avanti dal Procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Fausto Cardella) è stata avviata dall'Agenzia delle Entrate dell'Aquila, dopo aver riscontrato delle presunte anomalie sul possesso effettivo dei requisiti necessari per accedere a tali agevolazioni. Le indagini delegate ai militari delle Fiamme gialle, hanno acclarato la sussistenza delle condotte truffaldine poste in essere dall'amministratore della società al quale, su disposizione del Gip sempre del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, è stata sequestratala la somma di 906.883,56 euro, corrispondenti ai risparmi d'imposta indebitamente percepiti dall'impresa.
I finanzieri, finora, hanno rintracciato quasi 700mila euro rinvenuti su conti correnti a L'Aquila e Avezzano.