In serata, l'Aula del Senato ha votato la fiducia posta dal governo sul maxiemendamento interamente sostitutivo del testo del decreto Enti locali che contiene, tra le altre, norme importanti per la ricostruzione privata.
I voti favorevoli sono stati 163, i contrari 111, nessun astenuto. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.
"Con la discussione in Senato, si sono ottenuti alcuni risultati in più rispetto al testo presente nel decreto originario, si sono rimediati alcuni errori", ha sottolineato il sindaco Massimo Cialente. "Nonostante il grande lavoro in Commissione Senato, però, non tutto è passato. Tra gli altri, aspetti decisivi come quelli relativi al personale. Su alcuni dovremo lavorare sino alla legge di stabilità, per altri dobbiamo aspettare l'iter della proposta di legge Pezzopane".
Cialente sottolinea poi "un grandissimo, decisivo risultato, che mi sembra sia stato non ben considerato negli aspetti positivi che comporterà, soprattutto per il nostro futuro. Uno dei problemi più grandi della ricostruzione dei centri storici era la vicenda delle seconde case. Mi spiego. Lì dove un aggregato è costituito da tutte seconde case, non c'era la possibilità di rifinanziarne la ricostruzione. Problema serio. Pensate ad una via, uno scorcio di centro storico. Case ricostruite, case dirute. Ponemmo ripetutamente il problema, ed ottenemmo che si potessero ricostruire comunque le parti comuni...poi all'interno, le rifiniture sarebbero arrivate dopo. Ma questa cosa l'ottenemmo solo per il centro storico dell'Aquila. Adesso, grazie ad un grande lavoro, è passata la norma che si rifaranno le parti comuni delle seconde case anche nelle frazioni e comuni del cratere".
Non tutti però hanno accolto con entusiasmo il lavoro svolto in Senato. Infatti, il procuratore distrettuale antimafia dell'Aquila, Fausto Cardella, non ha mancato di ribadire, all'indomani degli arresti per l'inchiesta 'Redde Rationem', l'esigenza di una normativa che disciplini in maniera più stringente gli appalti privati, sul modello del disegno di legge approntato dall'allora sottosegretario Giovanni Legnini e poi 'dimenticata'.
"Il procuratore ha ragione quando dice che servono norme anti-infiltrazione anche per gli appalti privati post-sisma", la risposta della senatrice democrat, Stefania Pezzopane. "In questa direzione molto è stato fatto con il mio 'pacchetto ricostruzione' di emendamenti approvati al decreto enti locali, appena passato al Senato con la fiducia".
"Nel decreto enti locali - spiega Pezzopane - sono passate misure importanti per gli appalti privati, tra cui l'autocertificazione e la certificazione Soa di aziende e professionisti, le regole per i subappalti e per i contratti, i controlli della Prefettura e della Guardia di Finanzia. Mancano le white list e l'albo reputazionale dei professionisti e le misure procedurali con le mini-gare, contenuti negli articoli 3 e 4 del mio disegno di legge e oggetto di emendamenti a questo decreto che sono stati bocciati, purtroppo per il parere contrario del governo e delle relatrici. Ma io non mollo. Continuerò ad insistere nei prossimi provvedimenti, molto è stato fatto col decreto enti locali e molto si può ancora fare per garantire più legalità e più trasparenza".