Sabato, 08 Agosto 2015 22:25

L'Aquila, sindacati contro l'Asm: "Non rispetta contratto nazionale"

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Dura nota delle sigle sindacali Fp-Cgil, Uil Trasporti, Fiadel e Ugl contro l'Asm.

L'azienda, secondo i sindacati, "non rispetta il contratto nazionale ma in queste settimane di caldo torrido sembrerebbe che all'interno dei locali di Bazzano si stia pensando ad altro. In particolare pare ci si sia prodigati in alcuni spostamenti di uffici e scrivanie, magari coltivando sogni di carriera".

"Rispetto, invece, al resto dei temi rilevanti - quali ad esempio il destino della realizzazione della piattaforma ecologica annunciata per fine giugno scorso o della stazione ecologica prevista per inizio 2015 - tutto tace o almeno nulla trapela. Come nulla si sa dei furti subiti di recente: pare si tratti di due compattatori e due autovetture rubati in meno di un mese".

"E ancora: nulla emerge sulle ragioni per le quali una società con problemi di bilancio, pochi mezzi e unità di personale esterno non sufficienti a garantire migliori servizi pare stia "prestando" personale per la pulizia e la raccolta dei rifiuti in altri Comuni del circondario. Ma, come è possibile? Secondo le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Uil Trasporti, Fiadel e Ugl stanno accadendo, quindi, cose davvero singolari".

"Una volta, diversi anni fa, Asm era una delle aziende speciali. Ormai possiamo asserire con certezza che di quell'era ha mantenuto tutto il suo essere speciale, a tal punto dall'essere la più speciale delle aziende del settore rendendo altrettanto "speciali" i propri dipendenti. Infatti, mentre per tutte le aziende d'Italia vale il Protocollo nazionale sottoscritto a maggio 2015, qui Asm non lo applica".

"Ovviamente, a dar man forte su questa specialissima posizione ritroviamo il Comune dell'Aquila con in testa i teorici di pareri di una autorevolezza unica, non fosse altro per il fatto che sono difformi e diversi da ciò che pensano tutti i restanti Comuni d'Italia. Al Comune dell'Aquila, infatti, si teorizza che le Società partecipate debbano vivere l'identico destino del pubblico impiego. Quindi, mentre la Corte Costituzionale riconosce che è illegittimo il blocco del rinnovo dei contratti nazionali del pubblico impiego, a L'Aquila addirittura c'è qualcuno che ritiene di bloccare anche i rinnovi di altri contratti".

"Ora c'è da chiedersi: coloro i quali sottoscrivono accordi nazionali sono degli sprovveduti rispetto all'Amministratore Unico di Asm? E, il Presidente dell'Anci Piero Fassino che in un comunicato stampa ha fatto appello perché si raggiungesse tale accordo è uno che non sa di che parla rispetto ai 'saperi' che circolano nel Comune dell'Aquila? A seguito di quanto accaduto, responsabilmente le Rsu di Asm (pensando di essere normali) hanno attivato la procedura di raffreddamento e di conciliazione delle controversie collettive".

"Anche qui torna l'indole speciale di ASM. Nessuno, infatti, in Italia a partire dai colossi con migliaia di addetti, si era accorto che basta rifiutarsi di firmare il verbale di mancato accordo per impantanare la procedura e continuare a non applicare il contratto. Un'arguzia non da poco ed un suggerimento che Asm ha fatto arrivare persino alla associazione nazionale Federambiente (Utilitalia) che non volendo smentire in diretta una sua associata (o, forse, anche sperando che non lo vengano a sapere le altre Società) ha chiesto comunque ai sindacati aquilani di rimettere il verbale di mancato accordo".

"Orbene, grazie a queste speciali trovate aquilane, le organizzazioni sindacali nazionali tutte, dalle firmatarie di Ccnl alla Ugl - compresa la Fit Cisl Reti che a livello aziendale e locale non aveva promosso l'iniziativa - hanno scritto al Presidente della Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali chiedendogli un intervento immediato per ripristinare le condizioni di diritto venute a mancare a seguito dei comportamenti lesivi delle norme da parte di Asm Spa".

"Emerge, infatti, un ulteriore elemento di specialità di ASM e del Comune dell'Aquila: mentre nel Paese si discute e si censurano gli scioperi selvaggi, qui gli unici a preoccuparsi di seguire le procedure ricercando il dialogo, tentando di risolvere i problemi ed evitando lo sciopero sono i rappresentanti sindacali dei lavoratori, quei lavoratori ai quali si fanno gli elogi sulla stampa all'indomani dell'Adunata Nazionale degli Alpini e ai quali, però, si danno salari inferiori a quelli in atto in tutto il resto del Paese".

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