Venerdì, 02 Ottobre 2015 14:33

Ricostruzione, in arrivo badge elettronico per gli operai. Più controlli sui cantieri

di 

E' stato calcolato che, nei prossimi due anni, nel centro storico dell'Aquila arriveranno, per lavorare, circa 10 mila operai e che saranno aperti altri 350 cantieri, che andranno dunque a raddoppiare quelli già attivi (al momento 330).

Per questi motivi, il Comune dell'Aquila pubblicherà a breve un'ordinanza sindacale che conterrà una serie di misure finalizzate a un migliore organizzazione di tutto quanto il sistema dei cantieri e ad avere un monitoraggio preciso dei flussi di manodopera che si riverseranno in città.

Ad illustrare le novità sono stati, in conferenza stampa, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e l'assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.

Per porre fine alla deregulation dei cantieri in centro è in arrivo anzitutto il badge identificativo per gli operai.

Si tratta, come si vede dalla foto, di un tesserino elettronico, fornito anche di geolocalizzatore Gps, di cui dovranno essere muniti obbligatoriamente tutti i dipendenti di tutte le ditte (appaltatori, subappaltatori e fornitori) impegnate nella ricostruzione, sia pubblica che privata.

Il sistema del badge era già stato sperimentato (con successo, a detta del sindaco e dell'assessore) per i puntellamenti ma poi era stato abbandonato. "Non ci sono i fondi" aveva detto l'Usra (all'epoca guidata da Aielli), anche se poi era emerso che non era vero niente, i soldi (370 mila euro) c'erano eccome.

Grazie a quel plafond, previsto peraltro proprio da una delibera Cipe, l'esperimento potrà essere ripetuto.

Ogni tesserino elettronico porterà in bella mostra la foto, il nome e il cognome del singolo lavoratore ma sarà collegato anche un database che conterrà altre informazioni (ad esempio la residenza, il domicilio ecc. ma non dati sensibili, personali o giudiziari). 

Informazioni che il Comune (ma anche le forze dell'ordine, la prefettura e gli enti di controllo come l'ispettorato del lavoro) potranno consultare e utilizzare per avere sempre, e in tempo reale, una chiara fotografia sulla presenza, la composizione e la provenienza delle maestranze e per contrastare i fenomeni di illegalità come il lavoro nero o lo sfruttamento della manodopera (Dirty Job docet).

Come detto, il badge sarà munito anche di un chip collegato a un Gps, che praticamente renderà sempre localizzabili gli operai. Particolare, quest'ultimo, gravido di potenziali conseguenze negative sul piano della tutela della privacy. Ma sia Cialente che Di Stefano hanno negato che possa esserci questo rischio.

"Con il badge" ha affermato Cialente "riproporremo quello che abbiamo già fatto con i puntellamenti: vogliamo sapere chi sono gli operai che lavorano qui. Sarà un'importante misura per la sicurezza e la difesa dei diritti dei lavoratori, che dovranno essere tutti regolarizzati. Vogliamo anche capire se è vero quanto si dice, e cioè che all'Aquila non lavorano le maestranze aquilane. Ma se è vero che il 51% delle ditte impegnate nella ricostruzione è aquilana, vogliamo capire allora cosa sta succedendo, specie nei subappalti".

Nell'ordinanza che darà il via libera all'adozione del tesserino elettronico, ha spiegato poi l'assessore Di Stefano, ci saranno anche nuove regole e disposizioni riguardanti i limiti di accesso alle zone del centro interdette per la presenza dei cantieri (di fatto, una nuova zona rossa), la riorganizzazione degli spazi per far convivere con meno problemi possibile i vari cantieri, una nuova mappatura delle vie di fuga e l'affissione di un nuovo tipo di cartellonistica.

Il tutto sarà supervisionato dal super ufficio di coordinamento, che avrà sede a S. Bernardino e sarà anch'esso re-istituito dopo un periodo di assenza. 



 

Ultima modifica il Venerdì, 02 Ottobre 2015 15:44

Articoli correlati (da tag)

Chiudi