Il governo verifichi la correttezza dell'operato della nuova Asl e della Regione Abruzzo sull'impiego del premio assicurativo di 40 milioni di euro erogato a causa della distruzione dell'ospedale dell'Aquila per il sisma del 2009, premio che doveva essere impiegato per la ricostruzione del nosocomio e non per altri scopi.
Lo chiede la senatrice del Pd Stefania Pezzoane, che ha rivolto un'interrogazione alla ministro Lorenzin.
“Com'è noto, la ASL dell’Aquila - spiega Stefania Pezzopane - aveva stipulato in tempi non sospetti una polizza, assicurando il nosocomio del capoluogo abruzzese in caso di eventi calamitosi, compresi quelli sismici. La precedente direzione aziendale aveva adottato una deliberazione, imputando tali fondi in parte alla ristrutturazione dell'ospedale (per circa 25 milioni di euro), in parte all'acquisizione di nuove strumentazioni (per circa 14 milioni) e in parte per ripianare la perdita dell'esercizio 2009 per la minore mobilità attiva dovuta al terremoto (per circa 8 milioni). Dopo l’avvicendamento alla ASL del nuovo direttore generale e l’accorpamento della Asl dell’Aquila a quella di Avezzano e Sulmona, la delibera è stata modificata nel 2010, imputando tali somme a sopravvenienze attive. Sembra che le somme liquidate per i danni subiti dal sisma siano state usate per ripianare le perdite di bilancio della Asl. Dal momento che, a sette anni dal sisma, l’ospedale dell'Aquila non è stato completamente ristrutturato, anzi molti reparti sono ancora ospitati nella tensostruttura provvisoria del G8, chiedo al governo se intende attivare verifiche per esaminare la correttezza dell’operato della direzione generale della Asl e della Regione Abruzzo, come giudica la distrazione delle somme per fini diversi da quelli previsti, quali compensazioni intendano adottare la Regione Abruzzo e la Asl della Provincia dell'Aquila verso l’ospedale dell’Aquila. I servizi sanitari ed ospedalieri potevano e dovevano essere ripristinati con ben altra rapidità. Ed ora che la Regione si appresta a riorganizzare i servizi ospedalieri a seguito del decreto Lorenzin, L'Aquila paga amaramente il prezzo delle scelte devastanti della direzione generale della ASL e della Regione Abruzzo. La ASL aquilana - conclude la senatrice - non ha certo avuto un vantaggio, come afferma di recente il sindaco di Teramo. Al contrario, proprio con i soldi dell'ospedale dell'Aquila, si sono pagati i debiti di altri ed in troppi hanno approfittato della gravissima situazione aquilana, per speculare con i fondi del sisma”.