Mercoledì, 14 Ottobre 2015 14:11

Trivellazioni e rischio sismico: il potenziale conflitto d'interessi dell'Ingv

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Sono sempre più frequenti i casi in cui controllori e controllati risultano essere la stessa persona, o soci in affari. Questa volta è l’Ingv, Isitituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, a figurare al centro di un potenziale conflitto d’interessi.

L’ente pubblico che fa capo alla Protezione civile, impegnato nella ricerca sui fenomeni sismici e vulcanici, ha, tra le altre competenze, quelle relative al monitoraggio dell’attività sismica e alla redazione di pareri sulla valutazione del rischio sismico. C’è un solo problema: l’Ingv vende i propri servizi di consulenza anche a società private direttamente coinvolte nell’estrazione di gas e petrolio. I cui affari dipendono direttamente dai pareri delll’Ingv.

A far emergere l’anomalia il settimanale L’Espresso che, riprendendo un’interrogazione parlamentare datata 28 settembre 2015, a firma del deputato Sel Giancarlo Giordano e indirizzata al Governo, fa riferimento, nello specifico, alla vicenda relativa a un progetto di ricerca di idrocarburi che la Società Cogeid, Compagnia Generale Idrocarburi, intenderebbe avviare in Irpinia, tra le province di Avellino e Benevento, un territorio, come noto a causa del devastante sisma del 1980, ad altissima sismicità. E proprio il paventato rischio che le trivellazioni possano causare nuovi terremoti, ha suscitato non poco timore tra la popolazione della zona.

L’interrogazione di Giordano, riporta L’Espresso, è volta a denunciare la presunta trattativa che, nell’ambito di detto progetto, l’Ingv avrebbe avviato per diventare consulente della stessa Cogeid riguardo le verifiche sulla situazione sismica del territorio irpino prima dell’inizio delle trivellazioni. A coinvolgere l’Ingv è stata la Regione Campania “con l’obiettivo di determinare lo stato vibrazionale ante operam”. Come sostenuto dal deputato Sel al settimanale «quella consulenza sarebbe pagata dalla stessa Cogeid, e quindi l’Ingv si troverebbe in evidente conflitto d’interesse visto che la società privata che la finanzia ha tutto l’interesse a trivellare senza che si crei allarme».

L’ingv ha tuttavia precisato di essere stato contattato dalla Cogeid nel 2013, ma che “ad oggi non è stato attivato alcun tipo di trattativa”.

Rimangono, in ogni caso, consolidate, e direttamente consultabili dal sito stesso dell’Istituto di geofisica e vulcanologia, le collaborazioni che lo stesso vanta con alcuni colossi coinvolti nell’estrazione del petrolio, tra cui l’italiana Enel, attualmente impegnata in molte ricerche su mare e terra.

Intanto a Roma proprio oggi comitati, associazioni e movimenti si sono riuniti sotto il Ministero dello Sviluppo Economico dove era in corso la conferenza dei servizi, per ribadire il no alla piattaforma petrolifera Ombrina mare e alle trivellazioni nell’Adriatico. Il progetto, che aveva ottenuto in estate parere positivo di Valutazione d’Impatto Ambientale, avrebbe dovuto ricevere l’approvazione definitiva da parte dell’organo ministeriale proprio oggi, ma la decisione è stata rinviata.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 14 Ottobre 2015 16:42

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