Entro la fine del 2017 dovrebbero andare a posto diversi tasselli del mosaico della ricostruzione del centro storico dell'Aquila.
Per quella data, infatti, a detta del sindaco Massimo Cialente, è prevista la riconsegna di quasi tutti gli edifici privati del cosiddetto asse centrale e di quelli che, almeno da un punto di vista simbolico e identitario, possono essere considerati alcuni dei monumenti più importanti della città. Parliamo della scuola elementare De Amicis, della basilica di S. Maria di Collemaggio e del Teatro Comunale.
Dopo l'annuncio dell'inizio dei lavori a Collemaggio, risalente a qualche giorno fa, a tre anni dalla sottoscrizione del protocollo d'intesa tra il Comune e l'allora Direzione regionale dei beni culturali potranno finalmente partire anche i lavori di restauro del Teatro.
Lo iato tra la firma dell'intesa e l'apertura dei cantieri è dovuto al fallimento della società che, nel luglio 2013, si era aggiudicata la gara d'appalto.
L'intervento sarà svolto dalla ditta arrivata seconda, la Conscoop di Forlì (impegnata anche nel recupero, consolidamento e restauro della chiesa di S. Pietro Apostolo di Onna e di palazzo Camponeschi).
I lavori costeranno poco più di 7 milioni di euro e dureranno circa due anni.
“Il progetto” ha spiegato l'architetto della Soprintendenza Marcello Marchetti, che si occuperà della direzione dei lavori “si basa su tre assi fondamentali di intervento: la restituzione del teatro al suo antico splendore ma con una faccia più ariosa e chiara, come risulta dalla documentazione storica in nostro possesso; la realizzazione di una cavea mobile, che darà una maggiore flessibilità sia alla portata della sala che allo spazio dedicato alla scena; e infine la costruzione di una sala ipogea che sarà adibita a tutta una serie di attività collaterali”.
Altri elementi architettonici su cui si andrà a intervenire sono la Sala Rossa, la scalinata d'ingresso e la facciata: “Sulla Sala Rossa” ha spiegato Marchetti “nella quale, com'è noto, c'è stato il crollo del soffitto, stiamo valutando una serie di soluzioni per ricomporre le decorazioni di cui era fornita. Per quanto riguarda la facciata, avvalendoci del supporto di alcune bellissime foto d'epoca, vorremmo ripristinare la simmetria che il teatro aveva prima che si facesse l'intervento di costruzione del Ridotto e dunque il suo rapporto con il resto dello spazio urbano. Infine, l'ingresso con la scala verrà riportato a com'era nel 1931. Sono valutazioni che man mano che andremo avanti con i lavori presupporranno scelte di restauro congruenti sì con la restituzione del monumento al suo antico splendore ma potenziato e funzionalizzato con innesti moderni che una struttura di queste deve avere”.
Realizzato nel 1854 su progetto di Luigi Catalani, il Teatro comunale venne inaugurato nel 1872. Dal 1963 è gestito dal Teatro Stabile Abruzzese.
“Essere qui è un'emozione enorme” ha detto l'attuale direttore artistico del Tsa, Alessandro D'Alatri “Sapere che c'è un progetto concreto che in due anni ci riconsegnerà il teatro è molto importante. Non si può fare teatro senza un teatro. In questa città c'è un grande desiderio di cultura, lo dimostra il fatto che in pochi giorni abbiamo esaurito tutti gli abbonamenti e venduto tutti i biglietti del primo spettacolo. Speriamo che tutto possa procedere senza intoppi”.
Oltre all'avvio dei lavori su Collemaggio e Teatro Comunale, in quest'ultimo scorcio dell'anno, ha ricordato la responsabile della Soprintendenza unica Alessandra Vittorini, saranno ultimati altri importanti cantieri: il vecchio Mattatoio, le chiese di S. Pietro Apostolo a Onna, S. Agostino, S. Flaviano, S. Vito alla Rivera, S. Maria del Ponte.
Sempre nelle prossime settimane partiranno anche i lavori di valorizzazione delle mura urbiche restaurate, attraverso la realizzazione di sentieri, camminamenti e opere di illuminazione.