Mercoledì, 16 Dicembre 2015 12:11

"L'Aquila Film Festival": il 17 dicembre Italo Moscati racconta Pasolini

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A quarant'anni dalla scomparsa di uno degli intellettuali più importanti del secolo scorso, la città dell'Aquila celebra Pier Paolo Pasolini con un evento nell'ambito dell'Aquila Film Festival. Il 17 dicembre, alle 17,30, presso l'Auditorium del Parco, si terrà la presentazione del libro "Pier Paolo Pasolini. Vivere e sopravvivere" del regista, giornalista e scrittore, Italo Moscati. All'incontro, moderato dal giornalista e scrittore Antonio Di Muzio, parteciperà anche il professor Angelo Moscariello.

"In occasione del quarantennale della morte dell'autore di Casarsa - scrivono in una nota gli organizzatori - assassinato nella notte tra l'1 e 2 novembre nel lido di Ostia nel 1975, l'organizzazione dell'Aquila Film Festival ha pensato bene di ricordare Pasolini con due tra i più grandi studiosi dell'opera del regista-scrittore".

Il libro, pubblicato dalla casa editrice Lindau ripercorre le tappe del poeta focalizzando l'attenzione sul periodo della contestazione alle fine degli anni Sessanta, sulla presentazione di Teorema alla Mostra del Cinema di Venezia, sui contrastati giudizi della Chiesa, sul rapporto con gli altri autori, ma anche sull'isolamento di Pasolini. Ne esce dal libro di Moscati un personaggio placido e fragile, che contrasta con la sua rabbia dei suoi interventi "corsari" sulla stampa ma che, allo stesso tempo, mantiene "la forza sovrumana di un personaggio fuori dal tempo".

"Il suo - si legge nella quarta di copertina - è un romanzo esistenziale sacro per dignità e pensiero; e inviolabile patrimonio di chi non lo commemora, ma ne avverte acutamente la mancanza".

Alle 18.30 Maria Callas - la donna che insieme con Laura Betti ha caratterizzato per vari motivi la vita di Pasolini - interpreterà Medea, dopo l'intrododuzione di Angelo Moscariello.

Nell'incontro si parlerà anche di questo rapporto con la celebre soprano greca."La Medea di Pasolini - scrive Antonio Di Muzio - appare a-temporale, una metafora della crisi del nostro tempo, dove la fine della Storia e l'inizio della stessa coincidono. In un'epoca dove ogni valore sacro e le stesse basi dei rapporti materiali tra esseri umani e tra questi e l'ambiente si sono inevitabilmente corrotte".

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Dicembre 2015 12:24

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