"Da tempo le cronache abruzzesi riportano, con crescente ed allarmante imprecisione, notizie sempre più confuse relative al progetto di istituzione di una Accademia di Belle Arti nel complesso ex 'Stella Maris' del Comune di Montesilvano, fino a dare – mi riferisco apertamente ai resoconti recenti dell’incontro svoltosi la settimana scorsa a Roma con il direttore generale del MIUR – la sensazione di una comprensione approssimativa della vicenda. È dunque necessario un intervento chiarificatore che serva a stabilire la posizione e le intenzioni dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, che ho l’onore di dirigere e l’onere di difendere, perché non siano travisate le nostre intenzioni".
Si apre così la nota firmata dal direttore dell'Accademia di Belle Arti, Marco Brandizzi, che ha inteso fare chiarezza sulla posizione dell'Ente culturale nel merito del discusso progetto di realizzare un'altra Accademia in Abruzzo, nel complesso ex 'Stella Maris' di Montesilvano.
Brandizzi sottolinea come sia doveroso un intervento a sostegno del diffondersi della cultura artistica in Abruzzo e di ogni iniziativa interessante per il rilancio economico, turistico e imprenditoriale del territorio, "ed è naturale - chiarisce - che l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila si schieri a loro difesa".
Nel caso della 'Stella Maris', però, la partecipazione all’iniziativa dell'Accademia - "alla quale siamo stati chiamati, sebbene non coinvolti nella fase della progettazione", scrive il direttore - è ovviamente vincolata dalla necessità di rispettare, da una parte, il complesso sistema che regola gli istituti superiori di cultura artistica in Italia e, dall’altra, dalla necessità di non produrre doppioni dell’esistente "che, proprio perché tali - continua Brandizzi - snaturerebbero il disegno originario e si tradurrebbero in danno per tutte le istituzioni coinvolte".
Di questo, ribadisce, si è parlato nel colloquio col direttore generale del Miur "nel corso del quale ho espresso con chiarezza la posizione dell’Accademia dell’Aquila. Ci siamo pronunciati, e il direttore generale ha convenuto, a favore di quella che a tutt’oggi sembra l’unica strada percorribile perché la 'Stella Maris' ottenga il placet del Ministero e l’eventuale coinvolgimento, economico e finanziario, delle realtà interessate: cioè che a Montesilvano prenda corpo un disegno di altissima specializzazione post diploma, insomma la realizzazione di master di raffinato disegno pedagogico ed artistico che non interessino, però, il corpus della formazione affidato alle Accademie".
In parole più semplici, non un’altra Accademia di Belle Arti, "ma un nuovo soggetto istituzionalmente deputato alla più alta specializzazione, aprendosi verso dottorati di ricerca o forme di collaborazioni internazionali le più aperte possibili. Se a questo disegno si vorrà dare corpo, allora sarà naturale che l’Accademia dell’Aquila partecipi con le sue intelligenze e le sue capacità, ma altre ipotesi, come l’istituzione di corsi ordinamentali, sono il derivato di un fraintendimento culturale e politico non condivisibile".