di Laura Mastracci - Il futuro torna ad essere luminoso per il ristorante "Tre Marie" dell'Aquila, i cui lavori di ristrutturazione partiranno a breve - concludendosi entro due anni - che permetteranno allo storico locale di riaprire come ristorante, caffè e cantina per la degustazione di vino.
E' quanto riportato da Il Messaggero di questa mattina, che sottolinea la volontà di Alido Venturi e la Joele Holding, proprietari della struttura già prima del terremoto, di riaprire quanto prima seguendo il progetto dell'ingegnere Patrizio Tracanna che, nonostante non sia ancora stata scelta la ditta responsabile, ha già le idee chiare sullo sviluppo degli spazi all'interno del locale.
Una volta ristrutturati gli arredi e la facciata, "c'è l'intenzione di lanciare prodotti di marchio”, come il caffè, e di aprire le cantine per la degustazione così da "valorizzare il locale per la fruizione".
Il ristorante "Tre Marie", aperto nel 1912 dai coniugi Elena Cancellieri e Giuseppe Scipioni, è stato per anni simbolo della ristorazione aquilana e non solo. Basti pensare alla realizzazione, da parte di don Peppe Scipioni, pittore autodidatta, della vetrata policroma, in mosaico di vetro soffiato e piombo, raffigurante le tre Marie (Cleofe, Maria Maddalena e Maria Vergine Madre di Cristo). Fu quest'opera a rendere il locale l'emblema sia dell'arte culinaria che della cultura novecentesca cittadina. Nel 1986, il Ministero dei Beni Culturali lo ha denominato "locale storico d'Italia" e "sottoposto a vincolo monumentale".
Numerose sono state le personalità che vi hanno messo piede: il cittadino onorario Arthur Rubinstein, il violista Ivan Kuzmic, il re di Svezia Gustavo II, De Sica, Stockausen, Fellini, Proietti, Sanguineti, Adonis, per citarne alcuni. Nonostante la chiusura già prima del terremoto, non si è mai smesso di parlare del ristorante, come nella serata rievocativa "Quel Ramo di Mandorlo", presenziata da noti personaggi aquilani nel 2011.
Laura Mastracci