Sarà presentata il 3 marzo, dalle 18 presso Spazio Varco (Via G. Verdi, L'Aquila), Esistenze/Inesistenze, la personale dell'artista Francesco Lauretta.
"Con questa mostra - ha commentato l'autore - cerco di spiegare, e cioè estendere, mostrare e nascondere, quel processo parte di un progetto ormai gettato in avanti dopo la trilogia di Esercizi di equilibrio. Una nuova mostra di pittura e Inesistenze, che spiega la necessità di progettare un futuro, o mondo futuro che abbracci opposti, e li annulli".
"A L'Aquila - ha aggiunto - accedo realizzando un lavoro sospeso, sopra le nostre teste e sotto i nostri piedi. Gli spazi vuoti sono agiti da una presenza scura e pesante. Il soffitto del soppalco che abita tutto lo spazio Varco è dipinto di un colore bruno dove sono fissati con dello scotch colorato alcuni disegni, I terribili disegni della morte; nel soppalco invece un salotto, appositamente allestito, ospiterà gli spettatori che potranno ascoltare i cosiddetti I racconti funesti, 37 racconti brevi che parlano di esistenze e inesistenze, opera audio, una scultura filodiffusa nello spazio: sopra è come stare sospesi tra nuvole e abisso. Un piccolo spolvero infine, Final, e un piccolo quadro, Tutta la stanza tintinna avvisano la sottile e Nostraesistenza: fino a quando ho un'idea nascerò di nuovo."
"Esistenze/Inesistenze - spiegano invece i curatori della mostra in una nota - è un percorso espositivo espanso con diverse modalità espressive proprie dell'artista quali: la pittura, il disegno, il racconto audio e lo spolvero pensati sia per lo spazio sia per la realtà nella quale VARCO si alimenta, agendo sul filo della dualità e del mezzo d'indagine volto alla scoperta e alla successiva negazione".
L'esposizione sarà visitabile fino al 25 marzo, tutti i venerdi, sabato e domenica , dalle 17 alle 20.
*Francesco Lauretta, siciliano classe 1964, dopo la formazione all'Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova, ha sperimentato la performance, l'installazione, il video. Dal 2003 lavora alla definizione della pittura come linguaggio e su quella del pittore come condizione esistenziale, esplorando le tecniche, i processi, gli esiti formali, le deviazioni, i limiti e i possibili fallimenti. Dal 2010 è al lavoro su "I racconti funesti", una serie di allegorie in cui esercita la scrittura come strumento per la comprensione della sua ricerca.