Venerdì, 25 Marzo 2016 15:44

Riscoprire l'archeologia: a Pasquetta, apre la necropoli di Fossa

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Riscoprire l'archeologia approfittando delle festività pasquali per visitare resti monumentali e luoghi affascinanti dell'area aquilana. E' questo l'invito che la Soprintendenza Unica Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città dell’Aquila, insieme ai comuni del cratere, rivolgono a tutti coloro che - da studiosi, appassionati, turisti o semplici cittadini - vogliano dedicare ai monumenti e alle tracce degli antichi popoli le tradizionali escursioni di Pasqua o Pasquetta.

Nel sito di Amiternum, tra Preturo e S. Vittorino (L'Aquila), saranno aperte, come sempre (tutti i giorni dalle 9 alle 13.30), le due grandi aree archeologiche che comprendono i maestosi resti dell'Anfiteatro (I secolo d.C.), con l'adiacente domus a peristilio, e la grande cavea del Teatro (I secolo a.C.), ai piedi del colle di S. Vittorino. L'antica città sabino-romana si sviluppò dalla metà del III sec. a.C. lungo la via Cecilia, secondo un piano urbanistico regolare con edifici pubblici, piazze porticate, grandissime domus adorne di mosaici, pitture parietali e statue, il foro con curia e basilica, il teatro e l’anfiteatro, i templi e le terme. L’area occupata dalla città è ricostruibile in base alla presenza di necropoli lungo la viabilità extraurbana, con monumenti funerari di notevole ricchezza, che hanno restituito importanti rilievi scultorei e finissimi letti in bronzo, rivelatori delle ideologie e dei rituali funerari di età repubblicana e imperiale.

E' inoltre prevista, per la sola giornata di Pasquetta, l'apertura straordinaria della Necropoli vestina di Fossa (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18). Sarà possibile esplorare, con visite guidate da un archeologo, il suggestivo complesso funerario composto da circa 500 tombe risalenti al periodo compreso tra il IX e il I secolo a.C., tra le quali spiccano i grandi tumuli (di diametro tra gli 8 ed i 15 metri) racchiusi da circoli di pietre e caratterizzati da enigmatici allineamenti di menhir.

"Le tracce del passato - afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini - che testimoniano la storia millenaria delle valli aquilane e abruzzesi raccontano vicende, presenze e antiche sapienze costruttive che non finiscono di stupirci, anche con le nuove scoperte che emergono di giorno in giorno dagli scavi e dalle ricerche connesse alla ricostruzione post sisma. Nell'attesa che si concluda il complesso lavoro di recupero del patrimonio culturale del capoluogo e dei borghi del cratere, che sta restituendo a nuovo splendore chiese, abbazie, castelli, palazzi, fortificazioni, fontane e piazze storiche, vogliamo invitare i cittadini e i turisti a riscoprire anche il fascino della storia più antica di questi luoghi".

 

Ultima modifica il Domenica, 27 Marzo 2016 03:06

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