Sono state presentate ieri, nell'ambito della giornata di festa per l'inaugurazione del Mercato Contadino realizzato da Confederazione Italiana Agricoltori e Slow Food Italia, le due guide che illustrano gli itinerari valorizzati dal progetto del GAL Gran Sasso Velino 'Vie e Civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità'.
"Si tratta di una delle tante iniziative che il Gal ha messo in atto per la valorizzazione del nostro territorio", ha spiegato Manuela Cozzi, direttore tecnico, che ha partecipato alla presentazione. "Siamo in una fase di transizione tra la chiusura della precedente programmazione e la nuova, dunque, speriamo di poter lavorare ancora per mettere a sistema le energie che il territorio ha espresso".
Il progetto 'Vie e Civiltà della Transumanza' ha previsto fasi di lavoro che hanno coinvolto numerose e diverse professionalità del territorio ed ha avuto come obiettivo finale la creazione di contratti di rete tra gli operatori che faciliterà il coordinamento dei servizi comuni e la promozione delle proposte turistiche elaborate, sfruttando anche le risorse che la Regione Abruzzo stanzierà a favore delle reti di imprese.
Gli itinerari messi a sistema dal progetto sono il Tratturo Magno (tratto L'Aquila - Cinturelli), il Tratturo Cinturelli - Montesecco, il Tratturo Celano - Foggia (tratto Celano - Sulmona), il Cammino di Celestino V, il Cammino di S. Francesco e la Via degli Eremi della Valle Roveto.
Le due guide sono in italiano e in inglese, per consentire anche ai turisti stranieri di fruire dei percorsi, e contengono tutte le informazioni - con mappa dettagliata - utili per percorrere gli itinerari a piedi, in bicicletta e a cavallo: aprendole troviamo lunghezza e tempi di percorrenza dei percorsi, dislivelli in salita e in discesa, livello di difficoltà ma anche e soprattutto luoghi dove mangiare e dormire, fonti d'acqua e farmacie, nonché notizie sui monumenti di interesse storico-artistico da visitare lungo il tragitto. Non mancano approfondimenti di storia e archeologia, antiche ricette, feste popolari e testimonianze delle comunità locali.
Dietro l'edizione delle guide c'è un lungo e complesso lavoro di mappatura che ha coinvolto il territorio dell'Abruzzo aquilano, prevalentemente montano e a bassa densità abitativa, fatto di borghi e piccoli paesi. I cittadini hanno iniziato solo da poco a credere che il turismo responsabile, fatto anche di cammini a piedi, possa essere la vocazione naturale delle aree interne nonché una reale risorsa, anche economica. Per più di un anno un gruppo di geologi, istruttori di nordic-walking e mountain-bike, agronomi, archeologi, antropologi ed esperti di comunicazione e marketing hanno lavorato fianco a fianco con gli operatori, le amministrazioni e le associazioni locali per formare le persone interessate a lavorare nel settore dell'accoglienza turistica, fare un lavoro di censimento di strutture e servizi e marcare i sentieri al fine di renderli realmente fruibili dal punto di vista turistico.
"Il mondo rurale - fino a qualche tempo fa - sembrava un mondo dimenticato, un passato rinnegato", ha sottolineato Alessio Di Giulio, coordinatore del progetto. "Oggi però, con la riscoperta dell'agricoltura, della filiera corta, assistiamo ad una vera e propria rinascita di un mondo di cui i tratturi sono stati spina dorsale importantissima. Il lavoro svolto per 'riaprire' i cammini è stato durissimo: in alcune zone, i percorsi non si sapeva più dove fossero, altrove l'urbanizzazione ne ha cancellato le tracce. Inoltre, abbiamo dovuto affrontare i problemi catastali connessi ad un lavoro di questo tipo. Ora - ha aggiunto Di Giulio - riscoperti e mappati i percorsi, la sfida è mettere insieme le persone, attraverso i Contratti di Rete, perché i cammini vengano conservati e valorizzati".
Le guide - gratuite - sono state pubblicate da Terre di Mezzo, casa editrice milanese, leader del settore, che ha curato di recente anche la nona edizione della guida al Cammino di Santiago de Compostela, con il percorso e i consigli utili per fare il più amato dei pellegrinaggi. Il fine ultimo sarà dunque cercare di promuovere questi itinerari tra gli appassionati di cammini non solo a piedi ma anche in bici e a cavallo per scoprire l'Abruzzo aquilano attraverso questa tipologia di turismo che rappresenta al contempo un'esperienza di assoluta simbiosi con la natura ma anche un momento da dedicare alla riflessione su se stessi, a prescindere dalla spiritualità di ognuno.
Alla presentazione sono intervenuti anche Maria Grazia Lopardi, presidente dell'Associazione Panta Rei, e Pierluigi Imperiale, ideatore di Tracturo 3000, iniziativa attraverso la quale ogni anno un gruppo di appassionati camminatori ripercorre il sentiero del Tratturo Magno dall'Aquila a Foggia con partenza il 29 settembre dalla Basilica di Collemaggio. "Il tratturo ha 3 mila anni, e altri 3 mila ne avrà. Ha visto saccheggi, furti, terremoti ma la sua storia è così profonda che è riuscito a sopravvivere. Il nostro problema, oggi, è che gli allevatori stanno perdendo la loro identità, se ne vergognano. Ma i paesi qui intorno, intorno all'Aquila, raccontano una serie di monumenti costruiti con i prodotti pastoriali. E' questa la nostra identità, come territorio: si tratta di una ricchezza e di un orgoglio. E il tratturo, in questo senso, racconta tantissime storie".
I contenuti delle guide sono anche disponibili sul sito web http://tratturiecammini.galgransassovelino.it/ e sono scaricabili da codici QR installati su pali di legno nei percorsi. Una copia delle guide è stata distribuita ai partecipanti ed è disponibile gratuitamente presso le sedi del GAL Gran Sasso Velino a L'Aquila ed Avezzano.