Venerdì, 06 Maggio 2016 10:14

Via Roma, civico 207: inquilini scrivono a Franceschini per chiedere un sopralluogo

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I residenti di Via Roma 207, l’edificio la cui ricostruzione post-sisma è stata bloccata "da un’oscura vicenda con cui pretestuosamente si vuole imporre la delocalizzazione di un solo condominio per aprire un varco sulle mura urbiche", così si legge in una nota, hanno scritto al ministro Dario Franceschini per chiedere un sopralluogo "e venire finalmente a toccare con mano di che cosa si parla quando si dice 'porta barete'. E vedere che cosa c’è intorno".

A seguito dei ritrovamenti archeologici recentemente avvenuti sotto altri condomini (diversi dal civico 207), nell’area di Santa Croce, i residenti di via Roma 207 hanno inteso rendere noto di aver scritto a Franceschini, "al fine di favorire un celere riavvio della ricostruzione per tutti, senza disparità di trattamento. Non è possibile intraprendere una strada così costosa per il MIBACT, per gli aquilani e per i cittadini italiani senza che il Ministro abbia preso visione dei luoghi e contezza di quanto (non) è stato ritrovato e di quale (ir)rilevanza archeologica e turistica si possa parlare per quell’area altamente urbanizzata".

Un sopralluogo del Ministro sarà fondamentale ed imprescindibile - ne sono convinti, i residenti - per mettere la parola fine alla vicenda. D’altra parte, "i fiumi di parole versati nei decreti di vincolo per quell’area non possono non destare l’interesse e la curiosità del Ministero e del Ministro. Se veramente crede alla rilevanza archeologica dell’area, il Ministro dovrebbe accettare di buon grado una visita. Da parte nostra, se non fossimo più che certi di ciò di cui stiamo parlando, non ci esporremmo al rischio di una simile verifica".

C’è poi la questione dei nuovi ritrovamenti e l’eventualità di uno stop alla ricostruzione di altri stabili: "ipotesi che, per quanto è stato fatto e detto fino ad oggi, non potrà essere superata nel silenzio generale di chi fino a ieri ha strillato a gran voce. Per il condominio di via Santa Croce n. 8 la ricostruzione (7 piani) è prevista a pochi metri dalla chiesa di Santa Croce, bene culturale riconosciuto e citato ampiamente in decreti di vincolo e svariati documenti; per via Santa Croce n. 6 vedremo se il MIBACT stipulerà un contratto con gli archeologi (come accaduto con il condominio di via Roma 207). L'area dei due condomini di S. Croce 6 e 8 era occupata dall'antico convento e dal tracciato originario delle mura urbiche, pertanto non potranno non essere previste ulteriori indagini e successivi vincoli al tracciato originario delle mura della città. Da parte nostra, ci batteremo fino in fondo affinché in questa città siano rispettati i diritti di tutti e non solo quelli di alcuni".

Ultima modifica il Venerdì, 06 Maggio 2016 10:31

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