Lunedì, 16 Maggio 2016 17:03

La vittoria di Silvia: Terna rinuncia a citazione milionaria contro l'attivista 'No elettrodotto'

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La società Terna Group ha rinunciato oggi, innanzi al giudice civile di Lanciano, Cleonice Cordisco, a proseguire con le citazioni contro Silvia Ferrante per il suo attivismo a salvaguardia dell’ambiente e della salute avverso l’elettrodotto Villanova-­Gissi.

Ferrante, 38 anni, di Paglieta (Chieti), aveva ricevuto da Terna 24 citazioni per danni complessivi pari a 16 milioni di euro. Oggi erano in discussione i primi 12 procedimenti. A sostenerla in Tribunale sono giunti anche il presidente della provincia di Chieti, Mario Pupillo, e i sindaci di Castel Frentano, Gabriele D’Angelo, già ricorrente al Tar contro l’elettrodotto, unitamente a Lanciano e Paglieta, e quello di Frisa, Rocco Di Battista, comune il cui consiglio comunale, unitamente a quello di Civitaluparella, ha votato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si aderisce all’iniziativa di solidarietà #IostoconSilvia, del Coordinamento comitati No elettrodotto 380kv Villanova­Gissi.

"In qualità di presidente della Provincia - ha sottolineato Pupillo - sono contento che altri comuni abbiano aderito all’iniziativa in favore di Silvia. E’ un segnale di maturità e vicinanza dei cittadini. Spero prevalga sempre il buon senso, per ottenere confronto e non scontro. I cittadini hanno il diritto di veder tutelate le proprietà. Staremo sempre con Silvia perché è una donna coraggiosa".

A fine udienza il Coordinamento No Elettrodotto, presente Silvia Ferrante, ha tenuto una conferenza stampa: "Il gigante si inchina alla formica", hanno festeggiato. "Pensavamo fosse lungo questo viaggio per sventare l’attacco subito da Terna con 24 citazioni in giudizio civile e circa 30 denunce penali, con l’accusa di interruzione di pubblico servizio e violenza privata, fatte dalla grande multinazionale a una mamma attivista che ha pacificamente contestato l’elettrodotto Villanova­Gissi".

"Terna Spa - hanno aggiunto gli attivisti - pur continuando a credere nella giustezza delle motivazioni che hanno portato alle citazioni, ha chiesto il ritiro di quelle in discussione odierna, dicendo di voler rilassare le tensioni. Siamo convinti che la campagna IostoconSilvia con le sue azioni di sostegno, sensibilizzazione e denuncia costante della prepotenza di Terna abbiano avuto un ruolo fondamentale in questa svolta processuale. Non si può dimenticare il lavoro svolto dai comitati territoriali e dalle amministrazioni comunali da sempre contrarie alla realizzazione dell’opera. Se è vero che Terna vuole rilassare le tensioni dovrebbe rendersi conto della gravità di quanto fatto sinora, non solo nei confronti di Silvia, ma anche di chi sta ancora affrontando questo ingiusto calvario per non aver sottoscritto un accordo o per aver difeso i diritti dei proprietari ”.

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