Lunedì, 01 Febbraio 2016 12:56

Multinazionale chiede 16 milioni a famiglia per opposizione a elettrodotto: via al processo

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Si è aperta oggi la prima delle numerose udienze previste per la causa civile intentata dalla multinazionale Terna Group nei confronti di alcuni proprietari terrieri abruzzesi, in relazione all'opposizione di questi ultimi nella costruzione dell'elettrodotto Villanova - Gissi, nel chietino.

La storia è nota [leggi l'articolo]: la Terna, in 24 diversi atti di citazione, pretende milioni di euro di risarcimento a proprietari e attivisti che si sono opposti al'insediamento dell'opera. Tra di loro Silvia Ferrante, 37 anni di Paglieta (Chieti), cui si chiede da 600mila a 900mila euro, in ogni citazione in giudizio, per un totale di ben 16 milioni di euro. Le citazioni per l'attivista - che non è tra le proprietarie di terreni - sarebbero inoltre state effettuate in aree dove è previsto il passaggio aereo dei cavi, e mai in riferimento alle manifestazioni su terreni sopra i quali sono previste le installazioni dei piloni.

Il procedimento si è aperto stamane al tribunale di Lanciano (Chieti), davanti al giudice Cleonice Cordisco, con la costituzione delle parti. Successivamente, è stato accordato un rinvio al prossimo 16 maggio, chiesto da Terna perché con alcune delle parti sarebbero in corso trattative extraprocessuali. Nell'udienza di oggi, come detto la prima di una lunga serie, erano citate in giudizio 9 persone per una richiesta di risarcimento di 630mila euro complessivi.

Fuori l'aula di tribunale un centinaio circa le persone presenti in solidarietà a Ferrante e a tutti i citati in giudizio dalla multinazionale. E' arrivata inoltre la solidarietà, attraverso Facebook, anche da altri territori d'Abruzzo, come 3e32 / CaseMatte dell'Aquila, i cui attivisti negli anni del post-sisma hanno subito una sessantina di denunce penali in sei diversi procedimenti.

"La solidarietà mi fa un enorme piacere, è la mia forza, perché so di non essere sola - commenta Ferrante a NewsTown - secondo chi mi accusa mi sarei opposta con violenza all'immissione in possesso, generando un fermo cantiere. Ma tutti sanno che non è vero".

[Leggi la storia dell'elettrodotto Villanova - Gissi]

Ultima modifica il Lunedì, 01 Febbraio 2016 14:53

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