Grande successo di pubblico sabato per la prima edizione di "I drink a lot and so I piss a lot party". L'idea della festa, ad opera degli aquilani Matteo De Santis e Stefano Valeri, è nata alcuni mesi fa dal tormentone web I drink a lot and so I piss a lot, gingle lanciato su YouTube dai due ragazzi durante un viaggio a Londra e diffusosi in breve tempo sul web.
A contribuire al tam tam del tormentone sul web sono intervenuti in molti, attraverso video registrati in svariate zone del mondo da autori sempre diversi, e inviati ai due aquilani, che hanno provveduto a farli circolare attraverso la rete e i social network.
Tanta la gente accorsa presso la struttura ricettiva Il Lago Verde di Scoppito (L'Aquila), per godere delle quattordici ore di musica live dei gruppi che si sono alternati sul palco o per immergersi nella natura del lago di pesca sportiva.
Un'occasione importante di incontro e convivialità, a dimostrazione di quanto sia fervente l'organizzazione di eventi sul territorio aquilano dopo il terremoto. Infatti, negli ultimi anni sono cresciuti a livello esponenziale gli eventi organizzati in nome della tanto agognata 'ricostruzione sociale', di cui in molti parlano. Non si può dire però lo stesso per i paesi dell'aquilano, ugualmente colpiti dal sisma ma con l'aggravante dell'inesorabile trend di spopolamento. Anche per questo gli ideatori hanno deciso di organizzare una grande giornata di festa sul territorio dei comuni dell'aquilano.
Ricco il programma della giornata. Un mercatino vintage, pranzo e cena con prodotti locali e tanto spettacolo live: dalla musica popolare degli Antipodi all'esordio della band beat anni '60 Mafalda & i Baccalà, e poi i pescaresi Cazzirro, i Dabadub, gli artisti di strada Street Fire, per concludere con le band aquilane Le Naphta Narcisse e Vega's, che per l'occasione hanno presentato i loro due ultimi album, rispettivamente Narcisi gheishe e Sotto la pelle. Tanti anche i dj che hanno suonato direttamente dalla finestra del secondo piano del casale: Milky Night, Slim, Vera Claps e Galileo 80.
Creatività, leggerezza e ironia rigorosamente tinta di giallo, il colore ufficiale della festa. Dopo il successo di questa prima edizione, chissà se De Santis e Valeri ne organizzeranno a breve una seconda, magari in un altro comune del Cratere.