Ritrovati i resti di una chiesa a navata unica con transenna presbiteriale e una serie di reperti ceramici e numismatici risalenti ad un periodo compreso tra il XII e il XVII secolo.
La sorprendente scoperta è avvenuta sulla montagna di Sant’Egidio, nei pressi della piana di Campo Imperatore, sul Gran Sasso, nel corso di un’indagine archeologica nata da un progetto dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Paganica e San Gregorio, condotta dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo e realizzata con il contributo della Fondazione Carispaq, con il patrocinio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Si tratta del primo intervento di un progetto più ampio, promosso dagli Usi Civici di Paganica e San Gregorio, volto al recupero dell’intero complesso pastorale di Sant’Egidio. Nel corso della conferenza stampa, in programma sabato 24 settembre, alle ore 10:00, presso il Centro Civico di Paganica, i responsabili della prestigiosa scoperta informeranno il pubblico e la stampa sui dettagli dell’indagine archeologica. Alle 12:00 è prevista una visita al sito archeologico di Sant’Egidio con mezzi messi a disposizione dell’Amministrazione Separata.
Interverranno alla conferenza stampa Fernando Galletti Presidente ASBUC, Marco Fanfani Presidente Fondazione Carispaq, Domenico Nicoletti Direttore Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Maria Alessandra Vittorini Soprintendente, Rosanna Tuteri Archeologa Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo, Massimo Cialente Sindaco dell’Aquila, Elisabetta Leone Assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila, Alessio Rotellini Archeologo e responsabile del progetto, Luca Porzi Archeologo, Achille Giuliani Numismatico, Alessia De Iure Archeologa.