Venerdì, 04 Novembre 2016 15:59

Musica: all'Auditorium del Parco concerto del Quartetto Nous

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Noûs” è un termine greco antico e ha il significato di “mente”, ovvero razionalità, ma anche ispirazione e capacità creativa. Con questo nome si sono voluti identificare quattro giovani musicisti italiani che insieme fondano il quartetto nel 2011 all’interno del “Conservatorio della Svizzera Italiana” di Lugano. Per la prima volta il Quartetto Noûs si esibisce a L’Aquila, presso l’Auditorium del Parco, domenica 6 novembre alle ore 18 nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” che, ormai da molti anni, aderisce al Progetto Circolazione Musicale in Italia del CIDIM.

Tiziano Baviera primo violino, Alberto Franchin secondo violino, Sara Dambruoso viola e Tommaso Tesini violoncello: questa la formazione che, nonostante i pochi anni di attività, sta riscuotendo ampi consensi, specializzandosi nel repertorio del novecento. Già dopo pochi mesi dalla sua fondazione, infatti, il quartetto vince il primo premio nella sezione di musica da camera del Concorso Internazionale “Luigi Nono” di Venaria Reale e viene invitato a suonare per la stagione “I Concerti del Quirinale” a Roma in diretta radiofonica su Radio3. E' vincitore inoltre del primo premio al XXI "Concorso Internazionale Anemos" di Roma e nel luglio 2014 gli viene conferita la menzione d'onore nell'ambito del concorso "Sony Classical Talent Scout" di Madesimo. Inoltre, ha appena ricevuto il Premio “Una vita nella Musica” 2015, promosso dal Teatro La Fenice di Venezia, per la sezione Giovani.

Il programma propone tre “visioni” dell’Amore in musica, tre “dediche” in forme e sostanze diverse: infatti si inizia con il “Langsamer Satz” (Movimento lento) del compositore Anton Webern, creato nel periodo in cui l’autore era in vacanza con quella che poi sarebbe diventata sua moglie, per proseguire con il Quartetto n. 2 “Lettere intime” del cèco Leóš Janàček, dove il compositore racconta il suo grande amore per Kamila Stösslovà, di 38 anni più giovane di lui, trasformando in musica la sua corrispondenza amorosa. Chiude il Quartetto op. 9 che Dmitrij Šostakovič dedica a sua moglie, sviluppato senza soluzione di continuità, con una raffinata scrittura strumentale, ricca sia di momenti lirici, sia intensamente drammatici.

 

Ultima modifica il Venerdì, 04 Novembre 2016 16:17

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