L’Abruzzo che cambia è il titolo della nuova mostra fotografica realizzata dagli allievi del corso di Reportage Audiovisivo, accompagnata da nove radio documentari andati in onda su Radio 3 Rai e altrettanti reportage scritti.
Stamane, nella sede del Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Abruzzo, la mostra è stata aperta al pubblico con una cerimonia alla presenza della preside Caterina D’Amico, del direttore del corso Daniele Segre dell’assessora alla cultura del Comune dell’Aquila Elisabetta Leone e della senatrice Stefania Pezzopane. L’Abruzzo che cambia è l’esito di una ricerca svolta dagli allievi sul territorio abruzzese per rintracciare realtà produttive significative o innovative in una regione di forti tradizioni ma, allo stesso tempo, attraversata dalla necessità di doversi reinventare nella prospettiva di uno sviluppo socio-economico sostenibile.
L’indicazione di ricerca ha sollecitato gli allievi a rivolgere lo sguardo verso le esperienze di cambiamento umano, culturale, imprenditoriale in atto in Abruzzo. Aziende agro alimentari, piccole e grandi, eccellenze sartoriali e tessili, ricerca tecnologica e produzione culturale sono al centro dei racconti appassionati dei protagonisti, tra successi, sconfitte, sacrifici e grandi entusiasmi. L’esito del lavoro sul campo si è concretizzato nella realizzazione di radio documentari, reportage scritti e di reportage fotografici.
Si comincia da Le api di famiglia di Eva Bearzatti: Walter e Pedestina iniziano la loro avventura di apicoltori quasi per caso e oggi hanno seicento alveari a Pratola Peligna (L’Aquila), producono e vendono miele molto apprezzato; Il paese dello bello Maccarone di Manuel De Pandis ci porta, invece, a Fara San Martino (Chieti), dove dall’800 si produce pasta inimitabile, esportata in tutto il mondo, grazie alle aziende che lì operano; e ancora, L'oro nero d'Abruzzo di Flaminio Muccio: Franco Del Beato, in un momento di crisi lavorativa, si reinventa e decide di iniziare ad allevare i maiali neri abruzzesi a Vittorito (L’Aquila), una razza divenuta rara ma che produce una carne prelibata. Oggi i prodotti di Franco sono ricercati da chef e gourmet; poi AquiLANA di Chiara Napoli: lana di pecora, montepulciano e moda, questa la ricetta di Valeria Gallese che a Barisciano (L’Aquila) crea prodotti dalla lana degli animali dell’allevamento del marito e li tinge con pigmenti naturali, tra i quali il montepulciano d’Abruzzo; Uno scrigno di talenti di Giovanni Soria ci porta a Penne (Pescara) dove ha sede lo stabilimento produttivo e la scuola di sartoria dell’azienda di abbigliamento maschile ‘Brioni’, marchio prestigioso che affronta le sfide della crisi economica e della globalizzazione; dunque L'Aquila, con Suonare strano di Giovanni Sfarra: il centro storico dell’Aquila inizia a riaprire alcuni dei suoi meravigliosi palazzi storici, finalmente restaurati. All’interno di essi nascono nuove storie, come quella di un giovanissimo liutaio; Un’onda che si infrange è il lavoro di Eleonora Gasparotto: Leonardo, un uomo schivo e silenzioso sulla settantina, tira le reti, mentre il figlio Lionello estrae il pesce rimasto ingarbugliato. Entrambi sono gli ultimi eredi di una lunga tradizione di famiglia di pescatori abruzzesi; FAB LAB, un laboratorio aperto dove tutto è possibile di Fabio Fusillo racconta open source e tecnologia in un laboratorio che offre ogni tipo di utensili per l’ideazione e la realizzazione di oggetti digitali ed elettronici, nato da un gruppo di appassionati a L’Aquila; infine Il paese della musica di Giorgio Santise: a Fossa, comune dell’aquilano, l’Orchestra Città Aperta registra colonne sonore per il cinema italiano e internazionale utilizzando un vecchio teatro: 'La Fragolina'. A dare vita a questa preziosa esperienza creativa e umana Jonathan Williams e Carlo Crivelli con l’aiuto di molte donne e uomini del paese.
La mostra resterà aperta al pubblico, fino a giugno 2017, dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: 9.30 – 17.30, sede CSC Abruzzo, via Rocco Carabba, 2 – L’Aquila; tel. 0862380924.