La denuncia è arrivata da sei dei sette studenti - Adriano Baldi, Camilla Deidda, Luca Draoli, Gabriele Iannoli, Marlon Sartore, Chiara Stravato - che hanno partecipato al bando per il corso accademico 2020-2022 della Scuola Nazionale di Cinema CSC di Roma con sede in Abruzzo per il corso di Reportage Audiovisivo.
La scadenza del bando era stata fissata al 4 novembre scorso: entro quella data, gli studenti interessati erano chiamati ad inviare, in forma anonima, elaborati inerenti il reportage. Ebbene, dopo una prima selezione, 14 candidati hanno ricevuto via mail la convocazione per i colloqui individuali fissati per il 19 novembre all’Aquila, dinanzi ad una commissione composta da docenti, segretaria e direttore didattico del centro. Una settimana dopo, i 7 canditati che avevano superato la prova hanno ricevuto convocazione via mail d'ammissione al corso propedeutico a tempo pieno, dal 2 al 13 dicembre 2019; dunque, al termine del corso è seguito un esame e i candidati sono rientrati nelle loro città in attesa dell’ufficializzazione dell’ammissione al corso di studi, che sarebbe dovuto iniziare il 20 gennaio 2020.
Dal 13 dicembre, però, "non è arrivata alcuna comunicazione dal CSC né sono stati resi pubblici i risultati del bando con i nomi dei candidati ammessi al corso" hanno spiegato i firmatari della denuncia; anzi, "solo a seguito di innumerevoli solleciti telefonici, in data 13 gennaio 2020, è arrivata una mail dal dottor Marcello Foti, direttore amministrativo del CSC Abruzzo, che ha addossato ogni responsabilità del mancato avvio del corso alla Regione Abruzzo che non aveva ancora stanziato i fondi previsti per l’annualità 2022, assumendo lui stesso, in qualità di Direttore, un atteggiamento prudenziale. Per noi questa straziante attesa comporta enormi disagi psicologici, organizzativi ed economici", hanno inteso sottolineare gli studenti ammessi.
D'altra parte, "nessuna strada alternativa rimane percorribile ad anno accademico iniziato, nessun ateneo ha la possibilità di fare iscrivere nuovi studenti, per cui riteniamo che questa mala gestione ci causerà la perdita di un intero anno accademico. Rimane difficile capire come possa accadere di partecipare ad un bando pubblico poi dimenticato, il motivo per cui il CSC non pubblichi i risultati di ammissione al corso e, ancor di più, comprendere come, a fronte di fondi pubblici stanziati per lo studio dei giovani, non si riesca a venire a capo della situazione".
Sollecitato ieri sulla vicenda da Marsicaweb, l'assessore regionale Mauro Febbo ha parlato di "situazione inverosimile. Abbiamo finanziato due anni in anticipo - 250mila euro l'anno, per il 2020 e il 2021 ndr - senza chiedere la rendicontazione: è assurdo pensare che il Centro sperimentale non avvii i corsi triennali. A questo punto, blocchiamo tutto e proviamo a capire come stanno realmente le cose attivando subito una azione di recupero", la minaccia di Febbo. "Ripeto, è assurdo questo comportamento: hanno preso in anticipo due anni e non vogliono attivare i corsi? Interverremo nei confronti della società per capire che fine hanno fatto le risorse pubbliche stanziate".
Tuttavia, stamane il direttore amministrativo del CSC, Marcello Foti, ha inteso fare chiarezza con una lettera inviata agli studenti e all'assessore Febbo.
Foti ha spiegato come le informazioni riportate a mezzo stampa riguardo alla presunta mancata attivazione dei corsi didattici della sede dell’Aquila del centro Sperimentale di cinematografia "non siano del tutto veritiere e, dunque, meritino di essere opportunamente precisate. I corsi ordinari relativi al secondo e terzo anno della scuola nazionale di cinema sono partiti regolarmente all’inizio di gennaio, sulla base dell’accordo in convenzione rinnovato con la regione Abruzzo per il triennio 2019/2021. Non ha preso, invece, avvio il corso del triennio 2020/2022, stante la mancata copertura, anche finanziaria, dell’ultima annualità", ha chiarito Foti.
Di tale circostanza "si è provveduto a dare tempestiva informativa alla regione stessa, chiedendo di manifestare - seppure, in questa fase, anche in modo informale - la volontà di consentire il completamento del triennio mediante la copertura finanziaria anche dell’annualità 2022. Il ritardo nell’avvio del corso è dovuto semplicemente alla mancanza di riscontro sulla questione da parte della regione".
Comunque, anche al fine di evitare ulteriori disagi agli allievi che hanno partecipato alle selezioni del corso in questione e di non vanificare l’impegno da loro profuso nella preparazione - d’intesa con il presidente e con il direttore generale della fondazione - "si è deciso di dare regolare avvio al corso già a partire dalla prossima settimana, auspicando che la successiva interlocuzione con la regione Abruzzo possa portare alla conclusione di un accordo che copra anche l’annualità 2022".
Infine, Foti ha voluto specificare che "non corrisponde al vero l’asserita circostanza che la regione abbia già provveduto a corrispondere, in anticipo, Ie quote finanziarie dovute al CSC a copertura delle annualità 2020/2021. Alla data odierna non risulta pervenuto alcun pagamento e la Fondazione sta anticipando le spese di esercizio e quelle relative all’attività didattica per il corrente anno".