Scioglimento o sopravvivenza? Il futuro dell'Accademia dell'Immagine è appeso, oramai, ad un filo sottile. L'assemblea dei soci convocata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, con all'ordine del giorno la liquidazione dell'ente, ha affidando all'avvocato Luca Bruno una ricognizione patrimoniale. Una volta chiarito lo stato finanziario dell'Accademia, i soci decideranno cosa fare.
Se è vero che il commissario incaricato, nel 2011, aveva accertato un passivo di 2milioni e mezzo, ora la voragine debitoria ha assunto dimensioni ancor più importanti. "Purtroppo", ha dichiarato Bruno, "ad oggi non ci sono più voci attive. Non ci sono ricavi che possano assicurare la ripartenza delle attività dell'ente".
Tra l'altro, sono in corso indagini della Guardia di Finanza sulla gestione economica dell'Accademia. In particolare, ci sarebbe stato un artificio contabile per far apparire, nei bilanci consuntivi 2007 e 2008, un debito minore di quello reale, così da evitare la messa in liquidazione. E questo inserendo nella voce ricavi una cifra pari a 150.000 euro che l’allora sindaco, Massimo Cialente, che era anche presidente dell’Accademia, aveva promesso a nome del Comune: promessa a cui non seguì alcuna delibera.
I segnali, insomma, non sono affatto rassicuranti. Per questo, la senatrice Stefania Pezzopane ha preso carta e penna e ha inviato una lettera aperta all'avvocato liquidatore: "Mi appello al tuo senso civico e alla tua aquilanità, avv. Bruno, che ti siano di aiuto e di conforto nell’individuare una soluzione che vada nella direzione opposta della liquidazione. Non cedere alle pressioni di chi vorrebbe armare la tua mano contro la tua stessa città, ma rovescia le parti, con una proposta che possa rilanciare le sorti dell’Accademia".
Il testo integrale della lettera aperta
Carissimo,
mi rivolgo a Te da aquilana ad aquilano in merito all’Accademia dell’Immagine. Il presidente della Regione Gianni Chiodi ti ha nominato qualche tempo fa commissario liquidatore di una delle istituzioni culturali più prestigiose della nostra (la mia e la tua) città e a fine mese sarai chiamato a presentare le tue valutazioni, prima di scrivere la parola “fine”, come vorrebbe Chiodi. Mi sarei augurata che la Regione si fosse avvalsa della tua professionalità, per scopi ben più nobili. Magari per l’obiettivo opposto, ovvero quello di ridare vita nuova all’Accademia, nominando un nuovo autorevole Consiglio d'Amministrazione che creasse le basi istituzionali ed economiche per una nuova fase.
Ti è stato affidato un compito ingrato e difficile. Finora della spinosa e tormentata vicenda dell’Accademia dell’Immagine se ne sono occupati i vari assessori regionali alla cultura, che si sono avvicendati in questi ultimi anni, ma temo che non abbiano compreso a pieno il valore assoluto dell’Accademia e si sono limitati a fare promesse non mantenute. Hanno sempre negato la volontà di liquidare. Anzi qualcuno, come l’assessore Di Dalmazio si è spinto persino a promettere una legge regionale per salvarla, ma di fatto l’unica legge regionale emanata è quella per il Liceo Braga di Teramo.
Da aquilano, conoscerai bene la storia e la popolarità dell’istituzione, che ha ottenuto premi prestigiosi e dove si sono formati nomi illustri nel campo cinematografico, come l’aquilano Alessandro Palmerini, vincitore del David di Donatello come fonico del film “Diaz”. Il centro didattico aquilano è diventato, nel corso degli anni, un vero polo d’attrazione di pezzi grossi del mondo del cinema, che sono diventati insegnanti dell’Accademia come Vittorio Storaro, o hanno affiancato il corpo docente come lo scenaggiatore, Vincenzo Cerami, Ennio Morricone, Gabriele Muccino, Dante Ferretti. Ti sarà capitato sicuramente di partecipare a qualcuna delle belle iniziative, o magari alla inaugurazione del cinema Massimo.
La Regione Abruzzo è sempre rimasta sorda ed indifferente di fronte all’Accademia dell’Immagine e mentre il presidente Chiodi ha trovato tempo e risorse necessarie per salvare un’istituzione culturale della sua città, ha mostrato il pollice verso per L’Aquila e per L’Accademia dell’Immagine. Da anni ormai assistiamo alla politica scellerata della Regione, che umilia e depaupera la cultura aquilana, con continui tagli. Ora Chiodi si prepara all’assalto finale dell’Accademia dell’Immagine, azzoppandola definitivamente. Ma se la Regione avesse versato i fondi stanziati dalla delibera CIPE per l’Accademia, che il Comune si è speso per trovare, adesso potremmo scrivere una storia diversa.
È facile intuire quale disegno si celi dietro la fretta che la Regione ha di liquidare l’Accademia. Impossessarsi del suo patrimonio immobiliare.
Mi appello al tuo senso civico e alla tua aquilanità, avv. Bruno, che ti siano di aiuto e di conforto nell’individuare una soluzione che vada nella direzione opposta della liquidazione. Non cedere alle pressioni di chi vorrebbe armare la tua mano contro la tua stessa città, ma rovescia le parti, con una proposta che possa rilanciare le sorti dell’Accademia. Io sono disponibile assieme a moltissime altre persone a dare una mano, ma per dar vita ad una nuova più forte Accademia, non per uccidere ciò che abbiamo.