Lunedì, 16 Gennaio 2017 18:28

L'Aquila, il teatro torna a CaseMatte con "Forme incostanti"

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Torna il teatro nello spazio sociale CaseMatte, nell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio all'Aquila. Lo spazio di 3e32, che da sette  anni organizza iniziative politiche, musicali e culturali, spesso ospita anche esperienze teatrali indipendenti.

E' il caso dello spettacolo narrativo musicale Forme incostanti, che verrà messo in scena martedì 17 gennaio, alle ore 20 circa. Lo spettacolo sarà preceduto da un aperitivo sociale di autofinanziamento.

Forme incostanti è un anomalo confronto tra due genialità, quella dell'artista Guglielmo Achille Cavellini (nella foto) e quella della scrittrice Sei Shonagon. Insospettabili compagni di un viaggio che li vede protagonisti di due monologhi che si intrecciano tra loro in barba al tempo cronologico, si contendono la scena in modo decisamente differente; lui di prepotenza, lei timidamente. L'essenza di Cavellini danza insieme a quella di Sei Shonagon in un passo a due, in cui uno non conosce affatto i passi dell'altro. Entrambi lasciano briciole del loro vissuto, pronte per essere raccolte.

Guglielmo Achille Cavellini, noto anche come GAC (1914 –1990), è stato un artista e collezionista d'arte italiano. Nel 1971 conia il termine "autostoricizzazione" attraverso il quale inizia un'operazione di comunicazione internazionale attorno al sistema dell'arte, nonchè una sprezzante critica sociale. In Forme incostanti è Alessandro Cerini.

Sei Shonagon (965/ 967 – dopo il 1010), è stata una scrittrice e poetessa giapponese, dama di corte a Kyoto nel periodo Heian presso l'imperatrice Teishi. E' stata tra le migliori rappresentanti della letteratura di corte. Sul palco sarà Rosa Fanale.

Oltre ai due ci sarà anche la chitarra e la voce di Alessio di Francesco, per il cut-up e la regia di Katiuscia Tomei. (m. fo.)

Ultima modifica il Lunedì, 16 Gennaio 2017 18:37

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