Venerdì, 24 Febbraio 2017 18:28

Torna il mercato contadino della Fiera della Neoruralità: al via dal 4 marzo la settima edizione

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Oltre 70 artigiani, agricoltori e casari, laboratori didattici per adulti e bambini, dibattiti e tavole rotonde con al centro progetti e concrete esperienze di vita delle montagne e delle aree interne abruzzesi in via di spopolamento, ma che sono ancora miniere di bellezza e ricchezza capaci di futuro, in cui tanti giovani tornano o vogliono restare a vivere.

Questo ed altro propone l'edizione 2017 della “Fiera della NeoRuralità- Scambio Semi”, che si svolgerà sabato 4 e domenica 5 marzo, all'interno dell'Abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona (L'Aquila).

Contenuti e obiettivi della Fiera, giunta alla settima edizione, e che l'anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 3 mila visitatori, da tutto il bacino del centro Italia, sono stati illustrati in conferenza stampa da Franco Iezzi, presidente del Parco Nazionale della Majella e dagli organizzatori della manifestazione: Ass. Movimento Zoè, Civiltà contadina e il movimento NeoRurale.

Ha subito spiegato Roberta Viggiani: “La Fiera è una Festa ma anche un momento di incontro e confronto tra realtà NeoRurali esistenti che da tempo provano a darsi un’organizzazione per operare un reale cambiamento socio-economico. Sarà infatti questo l’obiettivo delle tavole rotonde e dei lavori del movimento NeoRurale che seguiranno la Fiera”.

NeoRurale è un modo per descrivere, continuano gli organizzatori, chi torna alla terra fondendo tradizione ed innovazione. Chi vede nella NeoRuralità una concreta opportunità per se stessi, le proprie famiglie e le comunità locali. Coraggiosi, onesti, rispettosi, ma anche determinati, competenti, imprenditori.

Ha aggiunto Massimo Moca: “Per noi la Fiera è uno spazio in cui confrontarsi con un diverso approccio allo sviluppo, che rivolge attenzione verso la salvaguardia e la rivitalizzazione del territorio, ma anche verso l’innovazione. Un luogo fisico e simbolico dove incontrarsi, conoscere e riconoscersi. Un appuntamento ormai fisso per le comunità rurali della regione che ogni anno si afferma sempre di più come contenitore di realtà ed esperienze che dal basso si adoperano per un migliore rapporto tra natura ed essere umano, per un ripopolamento consapevole e moderno delle aree interne”.

“Voglio ringraziare pubblicamente gli organizzatori della Fiera”, ha concluso Franco Iezzi Presidente del Parco Nazionale della Majella, “grazie ai quali e all’evidente passione che li muove, anche il Parco riesce a veicolare propri messaggi e progetti, che altrimenti stenterebbero ad arrivare all’attenzione delle comunità locali”.

Il programma

Durante la due giorni, sabato dalle 15.00 alle 20.00 e domenica dalle 10.00 alle 20.00, cuore dell'evento saranno come sempre lo scambio dei semi, il mercato contadino ed artigianale, con alimenti di nicchia, tipici e naturali, come solo per citarne alcuni, pecorini a latte crudo, pane di grano solina, aglio rosso, salumi di maiale nero, rare varietà di legumi, farine, patate e ortaggi, prodotti nei territori di confine, che soprattutto nell'agricoltura e nella zootecnia sostenibile possono trovare una rinnovata linfa vitale. Un mercato che diventa anche un momento di trasmissione della conoscenza della civiltà delle montagne, grazie alle dimostrazioni gratuite da parte degli artigiani del legno, della pietra, della lana, dei segreti dei loro mestieri, antichi di secoli, e tramandati di generazione in generazione.

E poi le tavole rotonde: in programma sabato a partire dalle 15.30 “Primi semi”, dedicata all'educazione dei piccoli, ovvero alle scuole pubbliche, d'ispirazione montessoriana, steineriana e home-schooling. E “Semi di Esperienze”, momento dedicato alla condivisione di realtà e progetti NeoRurali, tra cui le esperienze delle Brigate della Solidarietà attiva, progetti legati alla coltivazione della canapa, altro da scoprire.

Domenica alle 10.30 in programma invece “Semi e Custodi”, tavola rotonda sulla salvaguardia delle semenze autoctone e delle filiere locali in Abruzzo, con la proposta di costituzione di una rete diffusa di Custodi NeoRurali. E “Semi di Cambiamento”, una riflessione condivisa su nuovi modelli di polis, di città di transizione, sulle concrete esperienze delle cooperative di comunità.

Sarà poi possibile partecipare ai laboratori per bambini, e non solo, su espressività e movimento (ContaKids), sull'uso creativo di materiale naturale e di riuso (Storia di uno spaventapasseri) e di tessitura a telaio (Facciamolo insieme).

Saranno presenti stand di editoria locale e associazioni che offrono servizi in campo ambientale, sociale e di turismo sostenibile. Nella giornata di domenica infine, concerti itineranti del Gruppo Incanto, e dei CadiCanPo, con il loro vasto repertorio di tarantelle raccolte lungo i tratturi.

Ancora, visite guidate nelll'antica Abbazia Morronese e ai suoi spazi museali a cura delle guide della Sovrintendenza dell’Aquila e percorsi del gusto e degustazioni a cura delle Guide del Gusto – Aq.

 

Ultima modifica il Venerdì, 24 Febbraio 2017 18:46

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