Mercoledì, 19 Aprile 2017 19:01

L'artista aquilano Stefano Ianni a Istanbul con la mostra "Mar Giallo"

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Appuntamento importante per l’artista aquilano Stefano Ianni che inaugura ad Istanbul, presso la Galleria Russo, la personale Mar Giallo.

Situata nel cuore della città turca la galleria esporrà, in collaborazione con l’associazione culturale NeoArt gallery di Ferdan Yusufi e Giorgio Bertozzi, dal 27 aprile al 27 maggio prossimi l’ultima ricerca del pittore ispirata al mare appunto inteso nelle sue  tante accezioni ma soprattutto come flusso continuo, il “fluctus” latino inteso come onda tutelata dal dio Nettuno poi il colore giallo simbolo di  vita e di gioia di vivere, di allegria e di immaginazione.

Questi due concetti creano insieme opere intense e di grandissimo impatto realizzate usando tessuto in pile, gommapiuma, pellicole trasparente e compensato, come avviane nella più grande per dimensioni (200X360) di esse dal titolo, appunto, “Grande Mar Giallo” composta da ben 52 pannelli, in cui Ianni “immerge completamente l’osservatore in un’installazione verticale che contrasta con il bisogno rassicurante di un “mare orizzontale” e rafforza il senso di spaesamento dello spettatore”.

Inizia così un vero e proprio viaggio di scoperta guidati da un’onda gialla che ti fa imbattere in indefinite creature marine che hanno il tratto denso e potente che semplifica e cancella i particolari e ne evidenzia la forza e la capacità di attrazione.

Sono “Mostri Gentili” (da “un’opera  quasi completamente gialla intitolata  Mostri Gentili, che illustra la raccolta di poesie omonima di mia madre Anna Ventura, io ritrovo i germogli che mi hanno portato a questo nuovo lavoro insieme anche ad una serie di opere dove la materia è messa sottovuoto e dove su tutto, domina il giallo”) che guidano lo spettatore a non perdere la rotta dell’esperienza visiva e, al tempo stesso, sono elementi che ci riportano alla realtà, al nostro ambiente, che sia mare, terra o cielo.

Sono queste creature  a prenderti per mano e a narrarti la storia di Mar Giallo, a raccontarti l’emozione di un luogo ancestrale fatto di mistero, dominato dalla bellezza e dalla purezza di una forza vitale e positiva. 

“Tutti questi lavori recenti, legati al cambiamento radicale della mia vita dopo il terremoto che ha distrutto la mia città, tendenzialmente si offrono al pubblico - spiega  Stefano Ianni - Quando ho iniziato ad utilizzare pelliccia sintetica, quando non è messa sottovuoto, volevo che le mie opere fossero toccate, era un modo per far interagire il pubblico con il mio lavoro. Adesso l’elemento dirompente è il giallo. Questo tipo di giallo molto forte ed intenso, molto saturo e carico che suggerisce il massimo della positività. E’ un colore molto vicino alla spiritualità del bianco, allo stesso tempo ha una grande carica di energia fisica, residuo della luce solare. Insieme a questa forza vitale c’è il tema del mare che deriva  sia dalle dimensioni del lavoro, perché ho realizzato oltre cinquanta  pannelli, sia dagli elementi visivi che dialogano con il giallo. Anche questi sono resti delle mie ricerche precedenti sulla natura morta. Residui di una realtà che fanno parte della mia memoria e che possono riaffiorare in ogni momento a volte più definiti, a volte più essenziali o indistinti. Sono sempre però ritorni che diventano elementi narrativi”.

Come per un maestro come Mark Rothko, che ha fatto del colore la sublimazione spirituale del suo fare artistico, anche per Stefano Ianni l’opera è un universo che esiste in funzione dell’osservatore, è pensata perché esso ne faccia parte e possa compiervi un’avventura, così l’ esperienza dell’artista è tesa a predisporre tale avventura. Lo spettatore – fruitore è chiamato ad essere in qualche misura comprimario, non della redazione dell’opera, ma di un comune progetto spirituale che coniuga la narrazione con la visione. E in Mar Giallo questo progetto ha il sapore del gioco, dell’allegria che discende dall’invito che ogni pannello o modulo fa allo spettatore chiamato a sperimentare con il tatto e finanche, se si potesse, a scomporre e ricomporre i tanti tasselli secondo la propria sensibilità, scombinando così i piani dell’artista.

La mostra è accompagnata da un catalogo con i testi  della giornalista e storica dell’arte Angela Ciano e di Marco Brandizzi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

Stefano Ianni

Nato a L’Aquila il 7 dicembre 1964. Insegna Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.

Nel 1984 si è diplomato presso l’Istituto d’Arte di L’Aquila e nel 1988 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Dal 6 aprile 2009 (data del terremoto che ha distrutto lo studio e parte dell’ abitazione in Via Rosso Guelfaglione 60 a L’Aquila) vive a Montesivano (PE) dove ha anche un piccolo studio in Via Aldo Moro 22.

Il lavoro è caratterizzato da una linea di ricerca, ripartita per cicli, che si sviluppa dal 1983 ad oggi.

Il primo ciclo di opere intitolato: “Cavallinità e labirinti” riguarda il periodo che va dal 1983 al 1988. Di questo ciclo hanno scritto tra gli altri: Enrico Crispolti (1987/1988), Tommaso Paloscia (1989). Del ciclo “Moduli nel labirinto” (1989/1990) hanno scritto: Pietro Civitareale (1989), Francesco Desiderio (1990). Del ciclo “Segnali nel labirinto” (1990/1993) hanno scritto: Franca Calzavacca (1990), Leo Strozzieri (1990), Giuseppe Rosato (1990). Del ciclo “I Materiali del Sogno” (1993/2001) hanno scritto: Giandomenico Semeraro (1993), Maria Augusta Baitello (1996), Caterina Lelj (1998). Del ciclo “Perimetra” (2001/2008) hanno scritto: Gianluca Marziani (2002), Armando Ginesi (2007), Marcello Gallucci(2008). Del ciclo “Still lives and memories in fur” (2011/2012) ha scritto Carlo Fabrizio Carli (2012). Del ciclo “Fluctus” (2013/2014) ha scritto Alessandra Angelucci. Del ciclo “Mar Giallo” (2015/2017) Marco Brandizzi e Angela Ciano.

Dal 1984 ha ordinato numerose mostre personali in prestigiosi spazi pubblici e privati. E’ stato invitato a numerosissime manifestazioni nazionali, di cui si citano:
il ”Premio Michetti”1986/1988/1990/1991/2004, il “Premio Termoli”, ”Alternative Attuali 1987”, il “Premio Sulmona”, il Premio “Salvi”1990/ 1992/ 1999,  il ”Premio Avezzano”, il ”Castellarte ”, il “Premio Vasto” 1995/1996/1999, ”Arte 900” Montecatini, ”Itinerari 900” Bagnara Calabra, 3° Biennale Nazionale d’incisione Oderzo, Premio Arti Plastiche Monza, “Imago amoris” Giffoni (SA), “Link” Giffoni (SA), “Happy art” Giffoni (SA), Pescarart 2010/2012.

Nel 1992 è stato premiato a New York nell’ambito della manifestazione “Cristoforo Colombo Exhibit 1992” alla Pen and Brush Gallery. Sue opere sono state esposte all’estero: in Corea, Seoul – Università di Seoul, Dipartimento Arte, Olimpiadi 1988: “World Contemporary Art’s Exhibition”; in Bulgaria, Sofia – Museo Nazionale d'Arte: “XL Premio Michetti, Giovani Artisti Italiani e Bulgari”; in Brasile: “Artisti Italiani in Brasile”, alla Universidade Estudial de Campianas, alla Universidade Popular de Pelotas, al Museo d’Arte di Cuiaba; in Giappone, Kyoto – Museo Nazionale d'Arte: “Incontro con l'Arte Italiana”; in Danimarca, Copenaghen – Kongo Gallery: “Arte Italiana”; in Turchia – Gallery of Kadikoy Municipaly Istanbul – Foreign Education Partners 50th Celebration Anniversary Marmara University Fine Arts Istanbul.

http://stefanoianni.blogspot.it

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Ultima modifica il Mercoledì, 19 Aprile 2017 19:10

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