Scritte e simboli inneggianti al fascismo sono stati tracciati sul monumento che celebra la Brigata Maiella all'interno del parco intestato alla formazione della Resistenza abruzzese a Bologna, all'angolo tra via Marx e viale Lenin.
A darne notizia è l'edizione locale di 'Repubblica'. Il Comune, che ha definito l'accaduto "un grave atto vandalico", è intervenuto subito per ripulire il monumento e coprire le scritte, lavoro che sarà perfezionato nei prossimi giorni. L'amministrazione comunale ha condannato con forza l'accaduto, esprimento solidarietà all'Anpi "per un episodio che ferisce la memoria di chi ha combattuto per la Liberazione".
Durissima la condanna dell'Anpi: "Siamo inorriditi, per questi atti di violenza - li consideriamo tali - contro la storia, la memoria e le persone", le parole della presidente Anna Cocchi.
Il monumento dedicato alla Brigata Maiella è formato da tre blocchi di pietra calcarea bianca, del peso complessivo di 183.5 quintali, provenienti direttamente dalle falde dell'omonimo massiccio dell'Appennino abruzzese. Il monumento è dedicato ai patrioti che, il 21 aprile 1945, parteciparono alla liberazione di Bologna e si trova all'interno del giardino dedicato alla Brigata, decorata con Medaglia d'Oro al Valor Militare e i cui combattenti furono insigniti della cittadinanza onoraria. I tre macigni, incastrati tra loro, simboleggiano il profilo delle altrettante cime a loro volta riprodotte nel distintivo che era cucito, insieme alla striscia tricolore, sulle divise.
Sul monumento è incisa la scritta: “Sulle strade della Brigata Maiella il lungo cammino per la libertà”.