“La mia qualità è quella di essere un ottimista. Questa idea del sorriso, unita alla persistenza e all’amore per il prossimo, mi ha aiutato per tutta la vita. Bisogna accettare il mondo così com’è ma sentendo il dovere di correggerlo e migliorarlo”.
Con queste parole Mario Fratti ha accolto il premio conferitogli dal presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, in occasione del suo novantesimo compleanno.
Fratti, nato a L’Aquila il 5 luglio del 1927, ha ricevuto una targa raffigurante la scultura Il Guerriero di Capestrano.
“Mi sento amato e rispettato” ha detto il celebre drammaturgo, autore di opere teatrali e musical di grande successo come Nine “forse per la mia cordialità e per la mia positività. Cerco sempre di guardare al lato positivo e di costruire un futuro migliore. Nelle mie opere c’è sempre una conclusione chiara e positiva. Secondo me il dovere principale di un autore è di comunicare con chiarezza dando un messaggio positivo. Io dico sempre ai giovani: ‘Nove volte su dieci potete essere sconfitti ma arriva il momento del trionfo. Persistere e le cose miglioreranno’”.
“Credo nell’uomo nonostante l’uomo. E nonostante Donald Trump” ha detto Fratti, aquilano puro sangue da più di 50 anni trapiantato a New York. Da sempre su posizioni liberal e convinto progressista, Fratti ha definito Trump “un vero reazionario. Con lui sta tornando l’odio per le minoranze e per le altre razze, perché per lui conta solo la razza bianca”.
Malgrado viva da molti anni negli Stai Uniti, Fratti ha mantenuto stretti legami con L’Aquila, dove ha ancora la sua casa in via Cembalo dei Colantoni: “Ho visitato ieri la città e ho visto che stanno ricostruendo, gli amministratori stanno lavorando bene”.
Qui sotto, un video tratto dalla pièce Frigoriferi, scritta da Fratti e messa in scena a L'Aquila nel 2012 dalla compagnia Mamò con musiche di Luciano di Giandomenico.