E' morto domenica sera all'Aquila Marcello Mariani.
Artista eclettico, scultore e pittore, Mariani era nato nel capoluogo abruzzese nel 1938: dopo aver frequentato l'Accademia di Belle arti di Napoli, su impulso di Domenico Modugno aveva iniziato a lavorare al teatro San Carlo come aiuto scenografo. Nella sua lunga carriera, in cui è entrato in contatto con grandi artisti internazionali, ha esposto anche con Guttuso e Consagra.
Nel 2008, il fotografo Gianni Berengo Gardin gli ha dedicato il volume Marcello Mariani. Percorsi di luce.
Il funerale si svolgerà martedì mattina, 25 luglio, a L’Aquila alle ore 10.30, nella chiesa di San Giuseppe Artigiano in Via Sassa. La tumulazione avverrà presso il cimitero di Poggio Picenze.
"Ho amato L'Aquila ma dopo il terremoto è come se tra noi ci fosse stato un divorzio"
Marcello Mariani era profondamente legato all'Aquila. Ma dopo il terremoto qualcosa, in questo rapporto, si era rotto.
"Io ho amato e amo questa città. Però, dopo il sisma, tra noi è come se ci fosse stato un divorzio" aveva risposto Mariani alla nostra collaboratrice Silvia Santucci due anni fa, in occasione dell'inaugurazione della mostra “The Making of” sulle foto di Berengo Gardin e Erwitt.
"Il giorno dopo il terremoto" disse Mariani in quell'intervista "sono subito andato a raccogliere i detriti della casa e la terra del giardino; ho poi utilizzato la noce per il seppia ed il sambuco per il viola. Ho cercato, in questo modo, di reagire perché non avevo più nulla ed ogni cosa era distrutta. Ora sto cercando di riallacciare il rapporto con la città e la pittura in questo mi aiuta molto: tutte queste patine, questi muri, questi gialli sporchi, questi grigi su bianco. E' tutto un quadro che ho guardato per prendere, digerire e dare di più".
Casa Museum: personale dedicata a Mariani in centro storico
Kiasma Abruzzo e Casa Museum intendono omaggiare l’arte e la personalità di Marcello Mariani con una personale dedicata che ha aperto fin dal pomeriggio di oggi prolungando la collettiva d’Arte contemporanea, chiusa ieri ed organizzata nell’ambito de I Cantieri dell’Immaginario con i creativi locali.
Nella collettiva figuravano i volti di donne dell’artista, di proprietà di Giuseppe Vespa, fondatore di Kiasma Abruzzo, a questi saranno aggiunte altre opere, elaborati, pitture e sperimentazioni di Mariani, una quarantina di lavori in tutto della collezione privata di Casa Museum, per ricordare con la città tutta, il personaggio ma soprattutto l’uomo, umile e particolarissimo, che è stato Marcello Mariani.
Il successo di pubblico riscosso dalla collettiva tra curiosi, turisti, appassionati d’arte ed aquilani potrà rappresentare ora un semplice e genuino momento di ritrovo, di aggregazione e di confronto con chiunque abbia voglia di parlare, di raccontare, di dialogare, di ricordare e di portare un contributo sull’artista, oltre e che sulle opere pittoriche ed artistiche ingenerale, che avrebbe di certo voluto concludere la propria esistenza con una conviviale e in allegria, come quando giovane usciva con i fogli a disegnare e a dipingere in giro per la città, cercando di guadagnare qualche lira che poi spendeva con gli amici.
Un omaggio per sostenere il messaggio di Marcello Mariani che non ha mai mollato nonostante le difficoltà e le prove difficili della sua esistenza e per stimolare le ragioni della creatività tra i giovani e chiunque abbia voglia di esprimersi e respirare d’arte nella più totale apertura come ha sempre dimostrato l’artista, il cui atelier su Via Sassa, in cui lavorò negli ultimi anni prima del sisma grazie al sostengo delle istituzioni, era sempre aperto a tutti.
Casa Museum, luogo aperto di confronto e di aggregazione porta così il proprio personale tributo a Marcello Mariani da condividere con chiunque vorrà contribuire e partecipare del ricordo dell’artista.
Le opere di Marcello Mariani non saranno in vendita.
Il cordoglio del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi
"Il Maestro se n'è andato. Marcello Mariani ha lasciato questa terra, la nostra Città ha perso un figlio geniale, visionario, immenso, la cui arte è consegnata alla storia".
È quanto ha dichiarato il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi alla notizia della scomparsa del maestro Marcello Mariani.
"Un lutto che lascia tutti più poveri. – ha proseguito Biondi – Marcello Mariani era un artista complesso, dal profilo rinascimentale. Dagli esordi a Napoli, allievo di Scordia e Spinosa, con le scenografie al Teatro San Carlo, alla Parigi degli anni Cinquanta e Sessanta, attraverso la lezione di Modigliani, fino alle collettive romane con Burri e Fontana, la sua arte è andata affermandosi, fino a travalicare i confini nazionali ed Europei, per approdare fino a Melbourne con le grandi personali del 1979 e del 1980. A Venezia ha rappresentato l'Italia in una delle più imponenti Biennali degli ultimi anni, esponendo alle Corderie dell'Arsenale, scelto da un comitato scientifico che comprendeva nomi come Luois Godart, Tonino Guerra, Ermanno Olmi, Giorgio Albertazzi. Nel 2009 il Ministero dei Beni culturali, in collaborazione con la Sovrintendenza per il Polo Museale Romano e il Museo nazionale di Palazzo Venezia, gli hanno tributato un omaggio eccezionale, attraverso una mostra antologica, seguita, tre anni dopo, da una prospettiva al Vittoriano. Considerato da Vittorio Sgarbi uno dei più grandi artisti contemporanei d'Europa, è stato celebrato dalla grande mostra 'Archetipi', a cura di vito Apuleo, nel 1997, con catalogo di Oliviero La Stella, e in uno splendido volume di Gianni Berengo Gardin a lui dedicato. La nostra Città, fiera di avergli dato i natali, - ha concluso il sindaco – piange oggi la scomparsa di un artista che ha consegnato al mondo capolavori destinati a restare nella storia dell'arte e nella memoria collettiva. Alla famiglia, alla moglie e al figlio Daniele, giunga il cordoglio del sindaco dell'Aquila e della Municipalità tutta".
Pezzopane: "L'Aquila non sarà più come prima"
"Marcello Mariani ci ha lasciati. Ed ora L'Aquila non sarà più come prima. Ho amato Marcello Mariani come si ama un grande maestro d'arte e di pittura, maestro anche di vita, di stile, di aquilanità internazionale. Marcello pur essendo umile e raffinato, ha riempito con la sua esistenza complessa e le sue opere, la vita della nostra comunità. Non so quanti eventi abbiamo fatto insieme, non so quante mostre ho inaugurato con lui, non so quante volte ho chiacchierato con Marcello, ammaliata da quella melanconia che diventava arte e potenza di vita nei suoi straordinari quadri. Non so quante volte sono andata nel suo storico studio solo per parlare con lui, guardare i suoi capolavori, respirare quell'atmosfera speciale".
Si legge in una nota commossa della senatrice Stefania Pezzopane. "Ho amato la sua arte e volli da Presidente della Provincia, far acquistare a quella istituzione una sua straordinaria opera. La Provincia non aveva nulla del maestro Mariani e Marcello aveva un problema serissimo con il Comune, rischiava di essere cacciato dal suo splendido, antico laboratorio d'arte a via Sassa. Pensai che era giusto sostenere l'artista più grande, più internazionale, più rappresentativo dei nostri difficili tempi contemporanei. Marcello dopo il terremoto andò a Bussi in un improvvisato atelier. Ma nulla era più come prima. Un artista meraviglioso senza tempo e nel suo tempo. Ora lo piango, infelice per la sua morte e abbraccio il figlio Daniele e tutta la sua famiglia".
Pierpaolo Pietrucci: "La mia crescita scandita dalla sua presenza"
"Mi addolora la scomparsa di Marcello Mariani. Difficile spiegare con poche parole quanto fosse legato a questa città, ma forse non serve nemmeno; gli aquilani lo sanno. Le sue opere presenti in molte delle case della città, le mostre tra tante quella a San Domenico, la sua presenza costante in città, che stimolava affetto, tenerezza; un artista di fama internazionale che ha portato la nostra città nel mondo ma che allo stesso tempo è sempre rimasto parte dell’Aquila, legato indissolubilmente alla sua vita e alla sue vite, alla sue abitudini, al suo modo di essere e manifestarsi, sempre".
A scriverlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd Pierapolo Pietrucci.
"La mia crescita, il mio diventare uomo è scandita dalla sua presenza, come quella di tanti altri aquilani. Lo incontravo per molti anni al Caffè Cavour la mattina presto, prima di andare a studiare alla biblioteca, e più tardi negli anni al lavoro; la sua cortesia, la bontà dei suoi occhi, la curiosità del suo sguardo che è sempre il sintomo preciso e incontrovertibile della tensione dell’arte".
"E poi il legame indissolubile e l'amore per il rugby, la tragica perdita di Enrico, così ingiusta, che ancora più umano, e nostro, lo ha reso. Come tutti noi avremmo voluto sempre abbracciarlo, ora abbraccio i figli Daniele e Marcella. In questo momento serve a poco, ma ci tengo a dire loro che come tutti i pochi grandi artisti, Marcello continuerà a vivere nella testimonianza delle sue opere; e tra i luoghi che porterò sempre nel cuore, di questa città, i luoghi che sono parte di me, c’è senza dubbio via Sassa. Magica, perché è lì che Marcello, vicinissimo a tutti noi, andava per le sue meravigliose creazioni. Addio Maestro e grazie".
Alessandro Tomassoni: "Addio Maestro"
"Si è spento Marcello Mariani, al quale, nel mio piccolo, ho dedicato da qualche anno fa la pagina facebook “marcello mariani -artista aquilano” proprio con l’intento di rimanere informati sulle attività del maestro e rendere il giusto e costante omaggio al nostro grande artista aquilano".
A scriverlo è l'avvocato Alessandro Tomassoni, che riporta un pensiero che è stato dedicato a Mariani nelle ultime ore: “Addio Maestro, vola libero tra i Grandi, sarai accolto a braccia aperte. La tua Arte rimane viva qui con noi, pulsante, energica e follemente geniale” Ciao Marcello!
Il ricordo del gruppo consiliare del Pd
"La notizia della scomparsa del maestro Marcello Mariani getta la città nello sconforto. Mariani era ormai entrato a pieno titolo nel panorama artistico internazionale, grazie a eventi di grande rilievo, quali mostre personali e collettive in contesti di assoluto prestigio. Basta ricordare la sua partecipazione alla Biennale di Venezia e le grandi esposizioni romane, al Vittoriano e a palazzo Venezia".
A scriverlo, in una nota, è il gruppo del Partito democratico al consiglio comunale dell'Aquila.
"La sua arte informale, straordinaria, carica di significati" continua la nota "ha lasciato un segno profondo e incancellabile. Grande era l’amore per la sua città ed estremamente profondo il suo rapporto con il capoluogo d’Abruzzo. Adesso, a tutti noi, segnatamente all’interno delle istituzioni, tocca il compito di ricordarlo con onore, omaggiandone la memoria e perpetuandone il ricordo. Il suo lascito costituisce, infatti, un patrimonio culturale di cui dobbiamo essere fieri e orgogliosi ma che, al contempo, implica la responsabilità di tutelarlo e valorizzarlo, unitamente al suo insegnamento, di arte e di vita".