Cala il sipario sulla seconda edizione del Peltuinum Theater Fest, che nel fine settimana ha riempito di suoni, colori e vita la meravigliosa area archeologica di Peltuinum, a Prata d'Ansidonia.
Più di mille le persone arrivate dalla vicina L'Aquila, ma anche dal circondario, da fuori regione e persino da oltre oceano, come dimostrano i 100 dollari ritrovati nell'obolo-specchio installato dagli organizzatori per accogliere i contributi privati alla manifestazione.
Di qualità il programma artistico, apprezzato dal pubblico, in una seconda edizione che ha coniugato la proposta culturale con l'armonia di un luogo unico al mondo come Peltuinum: "Dal punto di vista artistico sono molto soddisfatta - afferma la direttrice artistica della manifestazione, Veronica Visentin - perché il pubblico è stato numeroso e ha apprezzato la nostra proposta".
Il Peltuinum Theater Fest è frutto del lavoro duro quotidiano dell'associazione Presenza, di cui la stessa Visentin è animatrice assieme a Innocenzo Chiacchio, cardine dell'organizzazione, e alle altre persone che "hanno contribuito alla buona riuscita della tre giorni": Maria Luigia Chiacchio, Luigi Baglione, Alessandra Tosone e Danilo Srour.
"Un ringraziamento speciale va a Carlo Mangolini, che ha ideato e realizzato le scenografie specchianti, mettendo a disposizione creatività e professionalità rare - evidenzia Visentin - grazie inoltre al sindaco Paolo Eusani, che ci ha sostenuto anche quest'anno, e alla pro loco di Prata d'Ansidonia, per aver messo a disposizione la sala prove".
"La riuscita di questa seconda edizione si deve alla grande affezione del pubblico - continua la direttrice artistica - ma anche a tutte le compagnie e gli artisti che hanno dimostrato un'adattabilità e una disponibilità davvero incredibile. Il Peltuinum Theater Fest è un incontro sulla base di elementi essenziali, senza aggiungere, ma dando la propria essenza con semplicità e generosità. E' essere pronti a sposare un ambiente così magico e comunicativo".
I ringraziamenti dell'organizzazione vanno anche ad Anna Maria Aliberti degli alloggi agrituristici Antica Dimora, "punto di riferimento per l'ospitalità di chi ha lavorato al festival", Alberto Liberati di Casale Liberati, Leo Speranza di L'Aquila Street Food e Nello Cozzolino del ristorante La Cabina.