Sabato, 29 Luglio 2017 01:16

"10 marzo NY": una compagnia spagnola accende il sabato sera all'Aquila

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Uno spettacolo flessibile e "multi-rocket", che combina poesia, danza, pittura, musica e video. Si tratta di 10 Marzo NY, ispirato alle poesie di Jennette L. Clariond, famosa scrittrice e traduttrice messicana. A proporlo e-Motion per I Cantieri dell'Immaginario. Andrà in scena sabato 29 luglio, alle ore 21:30, nel Parco del Castello dell'Aquila.

A metterlo in scena la compagnia EnclaveDanza dalla Spagna, composta da un cast internazionale: Cristina Masson idea originale e concept; Cristina Masson, Juan Leiba, Carlos Corral; coreografia e interpretazione; Yuval Gotlibovich musica originale; Manu Lloréns disegno luci; Máriel Marín videocreazione.

10 marzo NY parla di esilio, di esilio forzato, di abbandono, di dolore. Ma anche di tolleranza, di speranza, di luce e vita. E indica nell'arte la salvezza, "perché capace di farci riflettere sul potere e le sue aberrazioni, perché capace di "cantare" le vite spezzate, offese, negate", come si legge nella nota degli organizzatori.

Il leitmotiv del 10 marzo, NY è stato l'inizio di bombardamenti condotti dalle truppe americane su Baghdad, il 20 marzo 2013:  un giorno, l'ennesimo, da aggiungere alla vergogna e infamia universale: "La luce del frutto, fredda, dentro di me", scrive Jeannette L. Clariond. I versi rivivono infanzia, esperienze, educazione sentimentale e isolamento di coloro che sono stati costretti a lasciare il loro paese natale, il Libano e la casa dei loro antenati: un territorio mitico che genera una sequenza di immagini che diventano parte della memoria individuale.

Ma raccontano anche la ricerca di salvezza sotto altre latitudini. E riflettono la contraddizione inevitabile tra il corso naturale della vita, che sembra svolgersi in una sorta di universo parallelo, e l'alterazione che causa una guerra spietata, indiscriminata, causando molte vittime.

I dieci poemetti che compongono 10 marzo NY, si scioglieranno nella fisicità dei corpi, nel freddo di piombo, nei  colori forti, nella luce perché, come recita Jennette, "meglio cedere allo splendore".

Ultima modifica il Sabato, 29 Luglio 2017 01:28

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