Partirà domenica 17 settembre un nuovo cammino “terapeutico” contro le dipendenze patologiche.
Dopo l’esperienza lungo la via Francigena dello scorso anno, un nuovo “viaggio“ organizzato in Lombardia dalla Rete di Montagnaterapia “Passaggio Chiave”, proposta che volge lo sguardo verso un orizzonte distante dalla abituali cime alpine perché marcato dalla linea del mare e rivolto verso uno degli scenari naturali più integri d’Italia, il Parco nazionale del Gran Sasso.
"Da zero a 3000" è un cammino lungo l’antico territorio dei sunniti, tra metafore, simboli e motivazioni terapeutiche. Il percorso programmato permetterà di scoprire le terre abruzzesi partendo dal mare e porterà lentamente ad assaporare il gusto di una vetta alpinistica: il Gran Sasso.
La scelta è ricaduta su luoghi che permetteranno di vivere un’esperienza a più livelli: camminare nella natura, nella storia e nella cultura del territorio, fino a vivere la dimensione verticale della montagna, fornendo ai partecipanti l’occasione di una rivisitazione della propria esperienza di vita attraverso un percorso interiore. Un evento unico per quanto riguarda la Lombardia e tra i primissimi nell’intero panorama nazionale degli enti che trattano dipendenze patologiche, che accomuna e integra servizi diversi: servizi pubblici quali i Servizi per le Tossicodipendenze e i Nuclei Operativi di Alcologia, gli esperti della montagna quale il Club Alpino Italiano, le comunità terapeutiche e il volontariato. Viene così a crearsi una rete nell’ottica di una migliore sinergia sul territorio tra pubblico e privato, tra sanitario e sociale.
Sei le tappe del cammino, dal mare (Torre del Cerrano) che con le sue acque può consentire di “lavare via” e “lasciare” i pesi e le fatiche quotidiane per prepararsi all’ascesa in una condizione che predispone alla trasformazione, arrivando alla vetta (il Gran Sasso) percorrendo luoghi intrisi di memoria e paesi martoriati dal terremoto.
I temi del cammino riprendono, dal punto di vista simbolico, questioni care al processo terapeutico: l’energia data dal mare, necessaria per affrontare le fatiche del corpo e dello spirito; l’attraversamento dei luoghi ignoti, pieni di storia, che favorisce la scoperta di nuove possibilità; la meta, punto di arrivo verso il quale volgere lo sguardo, da condividere con nuovi compagni con i quali affrontare fatiche e obiettivi; la vetta che permette l’apertura dello sguardo, cambiare il punto di vista e aprirsi ad un mondo di possibilità inaspettate; la memoria che ci dice che è possibile ricominciare ricostruendo un’altra storia fatta di legami nuovi e relazioni recuperate e che “insieme si può fare”.
L’utenza a cui il progetto è rivolto è composta da pazienti che hanno sviluppato nel corso della loro vita dipendenze verso sostanze, alcool e gioco d’azzardo. Pazienti che arrivano da contesti diversi, seguiti dai servizi territoriali o coinvolti in un percorso comunitario terapeutico residenziale. L’obiettivo è di favorire, nei partecipanti, un percorso di rivisitazione interiore grazie al cammino quotidiano attraverso luoghi che parlano di storia e tradizione, ma anche di dolore e fratture. Centrale sarà la lentezza nell’incedere e la dimensione relazionale che scaturirà dall’incontro tra persone diverse per storie passate ed esperienze presenti. All’attività di cammino si alterneranno spazi di confronto, scrittura autobiografica dell’esperienza, momenti in cui prendersi del tempo individuale anche in solitario, ma mai in solitudine, e nello stesso tempo una comunicazione aperta e circolare con tutto il gruppo.
All’iniziativa parteciperanno operatori e pazienti di ATS Brianza, U.O.D ASST di Monza, U.O.D.ASST di Vimercate, U.O.D. ASST Rhodense; Comunità terapeutica l’ARCA di Como e la Comunità terapeutica il Molino-Cooperativa Sociale Sette Onlus. L’esperienza sarà supportata da istruttori del CAI ABRUZZO nonché di ALPITEAM (Scuola di Alpinismo lombarda) che si occuperanno di svolgere tutte le funzioni tecniche di accompagnamento e di guida lungo i sentieri e le montagne che affronteremo.
Promotore del cammino è Passaggio Chiave, Rete per le Dipendenze e la Montagnaterapia composta da: ATS Brianza - Unità Operativa Dipendenze ASST di Monza - Unità Operativa Dipendenze ASST di Vimercate - Unità Operativa Dipendenze ASST di Lecco - Unità Operativa Dipendenze ASST Rhodense - Comunità ARCA di Como - Comunità Il Molino Società Cooperativa Sociale Sette Onlus - Comunità Il Progetto Cooperativa Sociale - Comunità Dianova Garbagnate Milanese – Comunità Dianova Cozzo di Lomellina - Comunità CEAS parco Lambro -Comunità Villa Gorizia - Alpiteam Scuola di Alpinismo Lombarda- Club Alpino Italiano. Il cammino è patrocinato e sponsorizzato da: ATS Brianza, CAI Presidenza Nazionale CAI Abruzzo, CAI Lombardia, Commissione cineteca CAI, Sport Specialist, Fondazione Guastalla, Camera del Lavoro Metropolitana di Milano.